La Regione spieghi il malfunzionamento del magazzino farmaceutico interaziendale Aven (ha sede a Reggio Emilia) – che fornisce farmaci e dispositivi sanitari alle Asl emiliane – e le difficoltà del software gestionale regionale Gaac. Una situazione che potrebbe “configurare una possibile interruzione di pubblico servizio nel settore della salute dei cittadini”.
In una dettagliata interrogazione, la consigliera Maura Catellani (Lega) chiede alla giunta “quali siano i contenuti del verbale della riunione del 6 giugno 2024 e quali quelli della nota inviata il 19 giugno 2024″. Dopo la segnalazione sulla stampa dei disservizi, a luglio, si è registrato l’allarme lanciato sulla Gazzetta di Reggio dal coordinatore dei direttori generali del servizio sanitario e ospedaliero di Aven, Massimo Fabi, che avrebbe parlato di “rischio nella erogazione delle prestazioni” causati dal software. La consigliera prosegue nell’interrogazione e vuole sapere se la Regione “ritenga che la spesa in questo momento sia effettivamente controllabile e se sia altresì controllabile la giacenza in deposito dei beni (sia di consumo sia dei cespiti) e quali iniziative intenda porre in essere al fine di risolvere tempestivamente e definitivamente la situazione a tutela della salute dei cittadini emiliano romagnoli e dei lavoratori e operatori di settore”. Infine, Catella chiede se “qualora confermati, se ritenga che la situazione e gli accadimenti descritti possano configurare una possibile interruzione di pubblico servizio nel settore della salute dei cittadini”.
Il magazzino, da dieci anni, rifornisce farmaci e dispositivi medici alle Aziende Sanitarie dell’area vasta che ricomprende Reggio Emilia, Parma, Modena, Piacenza, Sassuolo e parte del territorio bolognese su più di 2600 punti di consegna e gestisce 15mila prodotti su 430 fornitori.
Il 6 giugno, in una riunione del comitato dei direttori amministrativi dell’Area vasta Emilia Nord (Aven) erano risaltati i problemi del software e il 19 giugno era stata inviata una lettera “al settore gestione finanziaria ed economica del servizio sanitario regionale e alla direzione generale cura della persona della regione Emilia-Romagna, con la quale si evidenzierebbe una situazione particolarmente grave in merito all’attività del Magazzino Farmaceutico”. La consigliera ricorda che già nel 2018, a Imola e all’Istituti Roizzoli di Bologna, si erano verificati “gravissimi problemi” con il software del programma regionale Gaac.
(Gianfranco Salvatori)