L’annullamento di un concorso indetto dall’Ausl unica della Romagna, a copertura dell’incarico di primario del reparto di Ostetricia e ginecologia dell’ospedale Bufalini di Cesena, quando ormai era già stato vinto da un professionista di Salerno, è al centro di un’interrogazione di Massimiliano Pompignoli (Lega nord).
Il consigliere evidenzia che, “dopo una serie di dilazioni, come riportano gli organi di stampa, che avrebbero posticipato l’aggiudicazione del ruolo al vincitore del concorso, l’Ausl avrebbe sorprendentemente annunciato che il risultato del concorso era stato annullato perché nel frattempo sarebbero mutate le esigenze organizzative del reparto”. “La vicenda, – rileva Pompignoli – oltre alle rimostranze del vincitore, che avrebbe dichiarato la volontà di ricorrere alle vie legali, ha provocato proteste e richieste di chiarimento da più parti” anche perché l’Ausl, sempre secondo gli organi di stampa, “avrebbe bandito un altro concorso che sembrerebbe ripetere senza modifiche sostanziali il precedente”. Nel mirino del leghista ci sono i “vertici dell’Azienda che avrebbero replicato in modo davvero ‘singolare’ alle legittime richieste di chiarimenti, dando anche giustificazioni fuori da ogni logica, confuse e poco trasparenti”.
Appare, infatti, “del tutto priva di costrutto la giustificazione che l’Ausl romagnola avrebbe elaborato le ‘Linee di indirizzo per la riorganizzazione ospedaliera’ successivamente all’indizione del concorso (nel maggio 2016), visto che la prima bozza del documento risale al luglio 2016”, come è possibile, quindi, – incalza il consigliere – che “tali Linee, approvate poi il 9 gennaio 2017, abbiano tanto modificato gli assetti dell’area ostetrico-ginecologica da determinare la necessità di revocare il concorso, che già aveva un vincitore, e di indire un nuovo concorso, a quanto pare, simile se non identico al precedente”?
Di qui una serie di domane rivolte al presidente della Giunta e all’assessore alle Politiche per la salute: in primo luogo, quale giudizio esprimano sulla vicenda confusa dell’annullamento di un concorso già espletato e con un vincitore legittimo e l’indizione di un nuovo concorso analogo al precedente e, in secondo luogo, se non ritengano “legittime le illazioni di chi pensa che il concorso annullato non abbia avuto un risultato, per così dire, gradito e che si sia dovuta accampare una scusa qualunque per poterne indire uno nuovo”.
Pompignoli vuole quindi sapere quali siano le modifiche apportate al nuovo concorso e se corrisponda al vero, come pubblicato dalla stampa, che il vincitore del concorso annullato avrebbe comunque i requisiti richiesti dalla nuova formulazione.
Il consigliere chiede, inoltre, se esistano precedenti nella sanità emiliano-romagnola negli ultimi dieci anni di concorsi annullati, nonostante la nomina di un vincitore, e a quanto siano ammontati i costi, voce per voce, per l’indizione e l’espletamento del concorso annullato.
Altre richieste riguardano il comunicato diffuso dall’Ausl romagnola: Pompignoli domanda se i contenuti e i toni della nota non siano da considerare “davvero poco credibili” e se “il grande nervosismo e la scarsa trasparenza che emergono non denuncino il passo falso fatto e la scarsa credibilità delle giustificazioni addotte”.
Il leghista, infine, vuole conoscere da quanto tempo il reparto di ostetricia e ginecologia dell’ospedale cesenate sia senza primario, se si tratti di un arco di tempo obiettivamente troppo lungo rispetto a quanto prevedono le linee guida regionali e, in caso di risposta affermativa, per quali motivi si sia determinata questa situazione.
(Tutti gli atti consiliari – dalle interrogazioni alle risoluzioni, ai progetti di legge – sono disponibili on line sul sito dell’Assemblea legislativa al link: http://www.assemblea.emr.it)
(Antonella Celletti)