Fare chiarezza sul Sistema di informazione radiologica (RIS) dell’Ospedale Bufalini di Cesena, in provincia di Forlì-Cesena.
A chiederlo, in un’interrogazione, è il consigliere Massimiliano Pompignoli (Lega), che ricorda come, “attraverso il sistema RIS, i processi amministrativi risulterebbero semplificati e meno dispendiosi in termini temporali, migliorando anche la gestione dei materiali e la gestione del budget di approvvigionamento. Si consentirebbe, infatti, il monitoraggio del paziente in tempo reale, fornendo una fonte centrale di cartelle cliniche, e si configurerebbe anche una riduzione dei costi grazie all’elaborazione più rapida delle immagini mediche e dei dati correlati, mentre aumenterebbero performance e ricavi grazie a una pianificazione degli appuntamenti più efficace e alla creazione di report più rapidi”.
Da qui l’atto ispettivo per sapere dalla Giunta “se corrisponda al vero che all’ospedale di Cesena “M. Bufalini”, unico caso in Romagna, il RIS (Sistema di informazione radiologica) non sia ancora pienamente funzionante per quanto concerne la prenotazione e gestione degli esami diagnostici della Radiologia e Neuroradiologia e se sia vero che nello stesso ospedale il RIS non sia continuamente implementato e aggiornato”.
Pompignoli chiede inoltre all’esecutivo regionale “quali siano le ragioni di questa anomalia, a chi si debbano ascriverne le responsabilità e quali anomalie, ritardi e costi aggiuntivi par la mancata e incompleta installazione del sistema siano stati riscontrati dall’ospedale Bufalini rispetto ad altre strutture analoghe della Romagna”.
Altra richiesta che il leghista fa all’amministrazione regionale è sapere “se è intenzione della stessa sollecitare le competenti Istituzioni e adottare soluzioni al fine di allineare il nosocomio cesenate “M. Bufalini” al resto della rete ospedaliera romagnola”.
(Luca Molinari)