In commissione Politiche per la salute e politiche sociali, presieduta da Ottavia Soncini, l’assessore regionale Raffaele Donini interviene sui bandi per l’accesso ai corsi di idoneità destinati ai medici di emergenza territoriale: “Sono oltre 80 i partecipanti, diversi corsi sono già partiti, si chiuderanno tra maggio e luglio 2023”.
Donini ha poi spiegato che “a Parma e Piacenza (i corsi sono iniziati a metà novembre) sono 24 i partecipanti (sono pervenute 59 domande), a Reggio Emilia e Parma (i corsi sono iniziati una settimana fa) i partecipanti sono 15 (le domande sono state 63), a Bologna e Ferrara i corsi inizieranno il prossimo 30 novembre, 18 le adesioni (106 le domande), per la Romagna i corsi partiranno a inizio dicembre, 25 i partecipanti (per 50 domande)”.
Per Marta Evangelisti (Fratelli d’Italia) “permangono problemi nella gestione di questi corsi, che secondo la normativa in essere dovevano concludersi entro la fine di dicembre, mentre si chiuderanno tra maggio e luglio 2023, ci sono anche dubbi sul numero di ore di frequenza, 400 in Emilia-Romagna rispetto a 300 in altre regioni”. La consigliera, nel criticare il modus operandi delle aziende, rileva, poi, che “questi percorsi dovrebbero essere collegati al fabbisogno di personale quantificato entro il 30 giugno di ogni anno dalle aziende sanitarie, cosa che non è stata fatta, un aspetto non secondario”. Sul problema delle carenze nell’emergenza territoriale Evangelisti, infine, rileva, “criticità nel piacentino, a partire da Fiorenzuola, nel parmigiano, risultano reclutamenti di volontari, nel modenese, con situazioni più problematiche a Mirandola, Sassuolo, Vignola e Carpi, pare invece andare meglio a Bologna”.
Dalla giunta si è poi specificato che attualmente i posti vacanti per i medici di emergenza territoriale sono 64.
(Cristian Casali)