Sanità e welfare

Costi-Muzzarelli (Pd): “Garantire una presenza capillare di medici di base nelle aree periferiche”

In una risoluzione viene chiesto di valutare incentivi per i medici di base che operano in contesti territoriali svantaggiati

Garantire la presenza capillare dei medici di medicina generale anche nelle frazioni, nei quartieri periferici, in Appennino e nelle aree interne a partire dalla rimodulazione dell’offerta assistenziale nell’ambito dell’Aggregazione funzionale territoriale (Aft) di riferimento. Lo chiede il Partito democratico con una risoluzione a prima firma Maria Costi, sottoscritta anche da Gian Carlo Muzzarelli.

“L’equilibrio territoriale nella distribuzione dei servizi sanitari -ha sottolineato Costi- è un obiettivo fondamentale della programmazione regionale per garantire il rispetto dei Livelli essenziali di assistenza (Lea). L’adozione di incentivi o obblighi contrattuali negli accordi regionali potrebbe essere un mezzo efficace per assicurare una presenza capillare della medicina generale su tutto il territorio. Inoltre, una pianificazione territoriale più attenta alla distribuzione degli ambulatori eviterebbe disagi per i cittadini e ridurrebbe la pressione sui pronto soccorso. Anche per fronteggiare la carenza di medici di medicina generale e il problema del ricambio generazionale, la giunta regionale ha recentemente approvato il bando per l’ammissione al corso triennale di formazione di 175 futuri medici di medicina generale in Emilia-Romagna, ritenendo fondamentale puntare su nuovi ingressi, dato che i medici di famiglia sono un pilastro del servizio sanitario pubblico e universalistico e il primo punto di riferimento per i pazienti e le famiglie”.

Con queste premesse è stata presentata la risoluzione che chiede di “valutare la possibilità di inserire negli accordi integrativi regionali e aziendali una previsione esplicita delle necessità orarie di attività ambulatoriale nelle aree periferiche” oltre a “prevedere incentivi, o altre forme di sostegno, anche in via sperimentale, per i medici di base che operano in contesti territoriali svantaggiati, zone definite a carenza assistenziale prolungata, al fine di evitare il rischio di desertificazione sanitaria in queste zone”.

(Lucia Paci)

La comunicazione istituzionale del Servizio informazione dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna dal 12 aprile 2024 è soggetta alle disposizioni in materia di “par condicio” (legge 28/2000)

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