Favorire l’erogazione dei dispositivi medici monouso garantendo una copertura capillare del territorio. Il consigliere regionale Matteo Daffadà (Partito democratico) ha presentato un’interrogazione con la quale sottolinea: “Estendere la vendita di questi presìdi a parafarmacie e sanitarie, in convenzione con il Servizio sanitario regionale e nazionale, significa andare incontro alle esigenze dei cittadini: questo atto è il frutto dell’ascolto e del confronto con le associazioni di tutela di persone con disabilità e raccoglie un indirizzo del Garante della concorrenza”.
Nasce dall’ascolto del territorio e in particolare delle associazioni di tutela delle persone con disabilità l’interrogazione che il consigliere Matteo Daffadà ha depositato in Regione. “Dare la possibilità alle parafarmacie e alle aziende sanitarie ortopediche, al pari delle farmacie, di erogare dispositivi medici monouso, in convenzione con il Servizio sanitario regionale e nazionale, consente di estendere l’offerta dei prodotti e garantirne un più semplice reperimento -spiega Daffadà- il tema che ho posto all’attenzione dell’Assemblea va nella direzione di favorire quelle persone che hanno bisogno di questi strumenti, molto comuni, come ad esempio i cateteri e di facilitarli nella loro vita quotidiana”.
La problematica era stata sollevata anche da Assortopedia che ha richiamato la Regione Emilia Romagna a correggere l’accordo stipulato nel 2020, includendo anche le sanitarie/ortopedie, che da sempre erogano i dispositivi monouso offrendo un importante presidio territoriale all’Utenza. L’istanza è stata recepita dal Garante per la concorrenza. Daffadà interroga la Regione per sapere “se sia a conoscenza della posizione assunta dall’Autorità Garante e quando intenda modificare le precedenti decisioni al fine di consentire a parafarmacie e aziende sanitarie ortopediche di erogare i dispositivi in convenzione con il Servizio sanitario nazionale e regionale”.