Prendendo spunto dalla notizia diffusa dalla stampa di un allenatore di calcio deceduto sul campo per un malore improvviso, Giulia Gibertoni (M5s) interroga la Giunta sulla presenza di defibrillatori negli impianti sportivi della regione e se, a pochi mesi dall’entrata in vigore degli obblighi di legge a carico dei loro gestori, siano emerse problematiche che ne ritardino l’attuazione.
“Nel caso citato in premessa- scrive Gibertoni- sembra che la presenza di un defibrillatore non avrebbe comportato una possibilità in più di salvezza, tuttavia è da evidenziare che l’arresto cardiaco inaspettato è una causa di morte frequente, dovuta molto spesso alla fibrillazione ventricolare e la quota di sopravvivenza risulta essere direttamente proporzionale alla rapidità dell’intervento di defibrillazione”.
La consigliera cita quindi il decreto Balduzzi, “Disciplina della certificazione dell’attività sportiva non agonistica e amatoriale e linee guida sulla dotazione e l’utilizzo di defibrillatori semiautomatici e di eventuali altri salvavita”, pubblicato sulla Gazzetta ufficiale del 20 luglio 2013: “Per legge- afferma- le società sportive dilettantistiche e quelle sportive professionistiche dovranno dotarsi di defibrillatori semiautomatici, mentre sono escluse le società dilettantistiche che svolgono attività a ridotto impegno cardiocircolatorio. Le società dilettantistiche hanno 30 mesi di tempo per adeguarsi, quelle professionistiche. Gli oneri sono a carico delle società, ma queste possono associarsi se operano nello stesso impianto sportivo, oppure possono accordarsi con i gestori degli impianti perché siano questi a farsene carico. Per l’utilizzo dei defibrillatori- conclude- dovrà essere presente personale formato e pronto a intervenire”.
Gibertoni vuole dunque sapere se la Giunta intenda sostenere gli interventi per il miglioramento dei livelli di sicurezza degli impianti sportivi di piccole e medie dimensioni, se abbia in programma interventi per favorire l’istallazione, la manutenzione dei defibrillatori e la formazione del personale considerate le scarse risorse economiche delle associazioni dilettantistiche, se valuti opportuno attivare un monitoraggio e una mappatura dei defibrillatori presenti sul territorio regionale e dove siano ubicati. Infine, sollecita la creazione di un “contenitore unico delle informazioni accessibile a tutti e una app che indichi l’ubicazione degli apparecchi” e chiede come sia stata utilizzata la quota spettante all’Emilia-Romagna degli otto milioni stanziati dal Governo nel 2011 e suddivisi in più tranche che avrebbero dovuto comportare come risultato minimo una presenza più corposa di defibrillatori sul territorio regionale e la messa a sistema del sistema di accreditamento dei centri di formazione.
(Tutti gli atti consiliari – dalle interrogazioni alle risoluzioni, ai progetti di legge – sono disponibili on line sul sito dell’Assemblea legislativa al link: http://www.assemblea.emr.it/attivita-legislativa)
(ac)