Sanità e welfare

Sanità. Donini a Zamboni (Ev) e Caliandro (Pd): “La provincia di Bologna non ha ancora un registro tumori”

Interrogazione in commissione Politiche per la salute di Zamboni (Europa verde) e Caliandro (Pd). L’assessore risponde anche che non ci sono più ritardi nelle visite di controllo degli ex malati oncologici

Bologna non ha ancora un registro tumori e le visite di controllo agli ex malati oncologici sono state effettuate: a novembre 2020 sono state concluse le visite programmate e fornite tutte le prestazioni.

Così l’assessore alla Salute, Raffaele Donini, ai consiglieri Silvia Zamboni (Europa Verde) e Stefano Caliandro (Pd), che avevano presentato un’interrogazione alla Giunta. La risposta è stata data in commissione Politiche per la salute e le politiche sociali, presieduta da Ottavia Soncini.

La richiesta era di conoscere le attività di studio, divulgazione e reportistica del Registro Tumori regionale, con particolare riguardo ai dati epidemiologici relativi alla provincia felsinea. In particolare, i consiglieri avevano evidenziato che “la provincia di Bologna risulta essere l’unica nella nostra regione a non avere un Registro Tumori accreditato all’Associazione Italiana Registri Tumori (Airtum), associazione nata nel 1996 con lo scopo di promuovere, coordinare e sostenere l’attività di registrazione dei tumori in Italia”. Inoltre, i consiglieri chiedevano di conoscere “se fosse stata definita una tempistica per recuperare i ritardi accumulati dai programmi di diagnostica precoce dei tumori e, nel caso, quali fossero questi tempi”.

Donini ha replicato che in base al regolamento “il registro tumori in Emilia-Romagna esiste dal luglio 2019. Non esiste a Bologna. Sono state concluse le visite per creare una banca dati unica. Pur con un rallentamento dovuto all’epidemia, l’attività continua. Per la sede di Bologna, è stata verificata la correttezza dei dati e delle informazioni ricevute, con un confronto e la supervisione degli operatori. Entro la primavera, è previsto il primo report sull’incidenza dei tumori partendo da dati corposi”.

Silvia Zamboni ha ricordato come dal 1959 al 2004 “in regione c’è stata l’esperienza pionieristica dell’indimenticabile professor Cesare Maltoni del centro di ricerca sul cancro (istituto Ramazzini) che per 40 anni ha raccolto e studiato i dati della mortalità per tumori in provincia di Bologna». Dopo il 2011, ha continuato Zamboni “la raccolta dati è stata consegnata all’Asl di Bologna. Nonostante questo, la provincia è l’unica a non avere il registro tumori né ad essere accreditata in Airtum”.

 

 

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