Sanità e welfare

Illustrato in commissione il Piano sociale e sanitario

Assessore Schlein: “Partecipazione e prossimità. Agire in ottica multidisciplinare per ridurre le diseguaglianze. Ribadita centralità dei distretti socio-sanitari e dell’ascolto di Comuni, associazioni, sindacati e cittadini”. I consiglieri: analizzare cosa ha funzionato e cosa no

“E’ un documento che riscrive il nuovo Piano sociale e sanitario. Uno strumento di programmazione essenziale che vive attraverso il territorio, tutte le istituzioni, le associazioni, il terzo settore e i cittadini. Il Piano vuole riorientare le politiche rispetto ai nuovi bisogni e alle criticità e correggere ciò che ha funzionato meno bene”.

La vicepresidente della Regione, e assessore al Welfare, Elly Schlein, ha presentato così, in commissione Politiche per la salute e politiche sociali, le linee principali e il percorso che affronterà il Piano sociale e sanitario. Il cronoprogramma di quello che la vicepresidente della commissione, Francesca Maletti, ha definito il “piano regolatore dei settori sociale e sanitario dell’Emilia-Romagna”, è stato illustrato dalla Regione e già domani prevede l’avvio degli incontri nel percorso di ascolto partecipato del territorio per impostare i lavori prossimi mesi.

L’assessore Schlein ha parlato di presa in carico dei cittadini “multidisciplinare” nell’ottica della prossimità e del welfare di comunità, come chiede anche il Pnrr. Prossimità, ha continuato, “significa investire su territorializzazione e promozione di spazi collettivi per il recupero della dimensione relazionale. E poi c’è la partecipazione: vogliamo coinvolgere gli operatori, il terzo settore, i sindacati e i cittadini”. Schlein ha invitato a partecipare agli incontri anche i consiglieri regionali. Tre le direttrici indicate dalla vicepresidente: qualificare la residenzialità, spazio a domiciliarità e telemedicina e case per non autosufficienti, condivisione di spazi e servizi (co-housing, senior housing). Altri punti fondanti sono la lotta all’esclusione, la centralità del distretto e la domiciliarità delle cure.

“L’obiettivo trasversale per la Regione- ha affermato Schlein- è la riduzione delle diseguaglianze (sociali ed economiche, di genere e territoriali) e l’intervento a favore di giovani che hanno interrotto la socialità e i percorsi educativi, contro la povertà educativa, a sostegno di famiglie, minori e adolescenti, assicurando una rete di protezione estesa a tutto il territorio regionale. Il Piano 2020 è stato un successo e disponeva di 4 milioni di euro, quello del 2021 è arrivato a finanziare interventi per 24 milioni.

Il percorso partecipato prevede 15 incontri e verterà sulla discussione con i territori riguardo agli elementi da tenere e a quelli da innovare. Poi, altri 10 incontri con stakeholder, in aprile e maggio. La revisione riguarderà anche le 39 schede attuative, a cui se ne era aggiunta una 40^ (sul contrasto alle diseguaglianze post Covid). Al termine, l’approvazione: a luglio ci sarà la condivisione della prima bozza e in estate in Assemblea arriveranno due documenti: il Piano e le schede. Infine, ci sarà la programmazione per distretti, che durerà fino al 2025.

Secondo Palma Costi (Partito democratico) “è importante analizzare e capire cosa ha funzionato e cosa no. Sono emersi temi complessi. In vista dell’approvazione del Piano socio-sanitario, chiediamo un atto di indirizzo condiviso tra Giunta e Assemblea. Il confronto, pertanto, è auspicabile inizi subito in Assemblea e in commissione. Oggi, il tema più complesso è riuscire a costruire un Piano che abbia gli strumenti per realizzare tutti gli obiettivi”.

Simone Pelloni (Lega) ha detto che “gli obiettivi sono chiari a tutti. I consiglieri hanno partecipato ai Piani di zona e ora servirebbe un’analisi sugli obiettivi non raggiunti. Comunque, la Lega è disponibile a discutere delle strategie”.

Per la vicepresidente Maletti (Pd) “oggi assistiamo a cambiamenti a livello nazionale, con le risorse ingenti del Pnrr, che impongono un perfezionamento delle modalità operative del Piano socio-sanitario. Per questo motivo, ritengo importante concordare con i due assessorati (Salute e Welfare) il coinvolgimento dei consiglieri”.

(Gianfranco Salvatori)

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