Sanità e welfare

Aumentano del 27% i pazienti che fanno uso di farmaci a base di cannabis

Richiesta bipartisan dai partiti: serve ampliare in regione la rete di distribuzione di questo tipo di farmaci

In aumento del 27% in Emilia-Romagna i pazienti che fanno uso di farmaci a base di cannabinoidi.

L’analisi (clausola valutativa) fatta in commissione Politiche per la salute e politiche sociali, presieduta da Gian Carlo Muzzarelli, sull’erogazione da parte del servizio sanitario regionale di farmaci a base di cannabinoidi per finalità mediche è riferita al triennio che va dal 2021 al 2023. La commissione analizza l’impatto della legge regionale 11 del 2014, che disciplina l’uso terapeutico di preparazioni a base di cannabis (terapie, in primis, sul trattamento del dolore).

Nel periodo che va dal 2021 al 2023 si è registrato in Emilia-Romagna, infatti, un aumento del 27% di questo tipo di terapie (rispetto al triennio precedente) e i pazienti trattati sono stati 3.446 (di cui 2.394 donne, il 70%), con età media di 60 anni. ​Le prescrizioni sono state 26.921, con una spesa totale di 3.439.571 euro. I principali farmaci prescritti sono stati Bedrocan (53%), Bediol (22%) e Bedrolite (8,5%). Nello stesso triennio, ma in questo caso in tutta Italia, le segnalazioni di reazioni avverse sono state 39, per la quasi totalità non gravi (solo un caso invalidante). I 39 casi riguardano in maggioranza donne con più di sessant’anni.

La Regione Emilia-Romagna ha avviato un progetto di formazione, rivolto ai professionisti sanitari, sulle modalità d’utilizzo (a partire dalla prescrizione) della cannabis per uso medico.

A commentare Maria Laura Arduini (Pd), che chiede di valutare l’attivazione di un tavolo tecnico con tutti i soggetti coinvolti, per affrontare anche il tema del decreto sicurezza (a partire dalla questione della patente).

Per Paolo Trande (Alleanza verdi sinistra), sul confronto con le farmacie, serve estendere la rete di distribuzione.

Anche per Nicola Marcello (FdI) serve una regolamentazione regionale per ampliare la distribuzione.

Sulla stessa linea Alice Parma (Pd): “C’è caos amministrativo, stiamo parlando della salute delle persone, serve una rete di distribuzione più amplia”. Conclude: “Importante poi tutelare i produttori”.

Priamo Bocchi (FdI) chiede se esistono cautele sull’utilizzo di questi farmaci per i bambini e per le donne in gravidanza (La risposta dai tecnici della giunta: per i bambini si utilizzano questi farmaci nelle forme epilettiche, per le donne in gravidanza non sono consigliati).

(Cristian Casali)

La comunicazione istituzionale del Servizio informazione dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna dal 12 aprile 2024 è soggetta alle disposizioni in materia di “par condicio” (legge 28/2000)

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