A chi sono stati affittati i terreni dell’Ente Morale “Vittorio Tadini” dal 2019 in poi, a quali condizioni economiche e contrattuali e quale procedura di pubblica evidenza è stata posta in essere? In questi quattro anni, quali procedure “improntate alla massima pubblicità e trasparenza” sono state avviate dal Commissario liquidatore per la vendita dei cespiti dell’Azienda? E’ stata valutata la possibilità di procedere alle vendite con liquidazioni separate dei diversi beni che ne costituiscono il patrimonio (terreni agricoli, terreni a destinazione residenziale e stalla con impianto di biogas con servizi e strutture annesse), in funzione della loro natura?
Queste le domande poste dai consiglieri di ER Coraggiosa Igor Taruffi e Federico Alessandro Amico in una dettaglia interrogazione in cui si ricorda che “l’Azienda Agraria Sperimentale ‘Vittorio Tadini’ è un Ente Morale eretto con Regio Decreto del 1933 in seguito a lascito testamentario nel quale l’ultimo proprietario dispose il passaggio di proprietà del podere a favore della cattedra ambulante di agricoltura: l’Ente Morale è proprietario di un fondo agricolo della consistenza di circa 42 ettari che comprende immobili (fra cui una stalla e un impianto per la produzione di biogas) e terreni (seminativi irrigui per la gran parte, più un importante appezzamento classificato a destinazione residenziale)”.
(Luca Molinari)



