Sanità e welfare

ER Coraggiosa, M5s, Pd: utilizzo di cannabis terapeutica, formare i medici di base

Si chiede al ministero della Salute di aggiornare il decreto che regola l’applicazione della cannabis

E’ stata approvata, in Commissione politiche per la salute, la risoluzione a prima firma di ER Coraggiosa, firmata anche da Movimento 5 Stelle e Partito democratico, che impegna la Regione a valutare “l’organizzazione di specifici momenti di formazione professionale rivolti ai medici di medicina generale sulle modalità di prescrizione dei farmaci a base di cannabis”. La risoluzione comprende altri due impegni: la convocazione di un “Gruppo di lavoro multidisciplinare – con la partecipazione di rappresentanti delle Associazioni dei pazienti e degli Ordini dei Farmacisti – sull’uso terapeutico della cannabis per la valutazione dei dati emersi dalla revisione della letteratura scientifica più aggiornata” e, infine, la sollecitazione del ministero della Salute ad aggiornare il decreto ministeriale del novembre 2015 (che regola l’applicazione della cannabis ad uso terapeutico) “raccogliendo le richieste formulate dalle Regioni e coinvolgendo AIFA per la revisione/declinazione dell’uso clinico dei fitocannabinoidi”.
Er Coraggiosa ha evidenziato che “il trattamento con farmaci a base di cannabis delle patologie elencate dal decreto ministeriale ha effetti positivi sui pazienti. L’Emilia-Romagna è stata tra le prime a rendere agevole la prescrizione, con il Sistema Sole, di prodotti a base di cannabinoidi. Ma restano criticità per quanto riguarda l’approvvigionamento nazionale e spesso si ricorre a importazioni. Infine, stiamo notando una certa ritrosia dei medici di medicina generale a prescrivere questi prodotti, forse perché non si conoscono ancora a fondo gli effetti benefici di questi farmaci. I pazienti dicono che è difficile trovare un medico preparato sul tema. C’è, poi, sul piano sociale un clima intimidatorio e sfavorevole verso la cannabis terapeutica e la sua prescrizione”.
La Lega, annunciando il proprio voto contrario, ha ricordato di aver chiesto informazioni alla giunta alla fine del 2023 sull’utilizzo terapeutico della cannabis. “Peraltro era stato riscontrato che in Veneto c’era una gestione un po’ più aperta rispetto all’Emilia-Romagna – ha precisato la Lega -, quindi non c’è nessuna preclusione ideologica. A seguito di quell’accesso atti, emerse che non vi erano dati regionali disponibili sugli acquisti delle farmacie con allestimento cannabis, situazione abbastanza paradossale. In più si confermavano i contenuti della relativa delibera regionale del 2016. Insomma, le cose andavano bene così. Poi, a sorpresa, l’assessore alla Sanità, rispondendo al question time di ER Coraggiosa, si è detto disposto a implementare la comunicazione sul tema in condivisione con i professionisti. Forse il problema è nella maggioranza”.

 

(Gianfranco Salvatori)

La comunicazione istituzionale del Servizio informazione dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna dal 12 aprile 2024 è soggetta alle disposizioni in materia di “par condicio” (legge 28/2000)

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