Fare chiarezza sulle condizioni di lavoro dei medici convenzionati per la medicina dell’emergenza sanitaria territoriale.
A chiederlo, in un’interrogazione, è Marta Evangelisti (Fdi) che ricorda come “nei giorni scorsi, Luca Baldino, in qualità di direttore generale dell’assessorato alla Salute, ha diramato un provvedimento riguardante le linee guide interpretative/applicative dell’accordo sull’emergenza sanitaria territoriale, in cui sostanzialmente viene permesso il doppio lavoro in contemporanea dei medici, ossia vale a dire sia di 118 che di pronto soccorso, elemento questo ampiamente noto come inopportuno e impraticabile a detta dei professionisti ma anche per una questione di buon senso: dagli organi di informazione apprendiamo che i sindacati hanno definito il documento dell’assessorato alla Salute come l’ennesimo provvedimento interpretativo unilaterale, che definisce linee di indirizzo in aperto e macroscopico contrasto con quanto sottoscritto nell’intesa relativa all’emergenza sanitaria territoriale; inoltre hanno dichiarato che non parteciperanno ad alcun incontro con la Regione finché il documento non sarà ritirato”.
Da qui l’atto ispettivo per sapere dalla giunta : “se ritenga necessario chiarire le motivazioni alla base del provvedimento adottato dal direttore generale dell’assessorato alla Salute e se non ritegna necessario e doveroso un intervento di riordino del sistema che consenta di evitare che i medici siano costretti a doppia funzione contemporanea che, anche in base a segnalazioni ricevute, comportano per molti un carico di stress e malessere che disincentiva l’accettazione di incarichi di lavoro di qualunque tipo, nel sistema di emergenza regionale”. Evangelisti vuole inoltre sapere “se la giunta non ritenga opportuno un intervento che consenta celermente la ripresa dei rapporti tra Regione e sindacati, data la difficile situazione in cui versa la sanità regionale”.
(Luca Molinari)