Sanità e welfare

Evangelisti (Fdi): mancati pagamenti del ticket, ammanchi milionari nelle Asl

“Quando si prenota una prestazione nessuno chiede se è stato pagato il ticket. La Regione chiarisca se è vero avrebbe dato disposizioni in questo senso e riveda la prassi”

Chiarire se nelle Aziende sanitarie prima dell’erogazione della prestazione si verifichi il pagamento del ticket.

Lo chiede Marta Evangelisti, capogruppo di Fratelli d’Italia, in un’interrogazione alla giunta. La consigliera vuole sapere se “esistano disposizioni regionali secondo le quali gli addetti agli sportelli delle Aziende sanitarie non sarebbero tenuti, in alcun modo, a verificare l’avvenuto pagamento del ticket da parte del paziente prima dell’erogazione della prestazione sanitaria”. Evangelisti chiede inoltre “se, date le difficoltà finanziarie in cui versano le Aziende sanitarie della Regione, non si ritenga opportuno rivedere tale prassi, e affinché l’erogazione della prestazione sanitaria (fatta eccezione per le prestazioni salvavita) avvenga solo dopo aver verificato l’avvenuto pagamento del ticket”.

Alcune segnalazioni, sintetizza la capogruppo FdI, indicano che “gli addetti non siano tenuti a verificare, prima dell’erogazione della prestazione, l’avvenuto pagamento del ticket”. Quando cioè un cittadino chiede una prestazione sanitaria (ad esempio un prelievo del sangue) e presenta la documentazione “non è prevista la consegna della ricevuta di pagamento. Il pagamento, infatti, può avvenire tranquillamente in una fase successiva all’erogazione della prestazione”. Una prassi comune alla varie Asl e che “deriverebbe da precise disposizioni regionali”. Il mancato pagamento dei ticket, scrive Evangelisti, provoca ammanchi di bilancio di decine di milioni di euro e “appare necessario aprire una seria riflessione su tale situazione”.

(Gianfranco Salvatori)

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