Sanità e welfare

Evangelisti (FdI): “Più risorse da Roma per la sanità, ma non c’è un piano operativo regionale”

“Le criticità del sistema regionale non derivano dalla scarsità di fondi ma da una carenza di programmazione, pianificazione e ascolto”

“La Regione Emilia-Romagna non ha ancora definito un piano operativo per l’utilizzo delle risorse governative aggiuntive (circa 2,5 miliardi di euro sul fondo sanitario nazionale) destinate a medici, infermieri e sanità territoriale”.

Marta Evangelisti (Fratelli d’Italia), con un’interrogazione, sollecita chiarimenti alla giunta regionale.

Questa misura, spiega la consigliera, “determina una netta inversione di tendenza rispetto agli anni passati, a testimonianza della volontà del governo nazionale di sostenere concretamente il personale sanitario e di rilanciare la sanità pubblica”. Prosegue: “A fronte di questo sforzo senza precedenti, in Emilia-Romagna si registra un progressivo deterioramento della medicina territoriale, con disservizi crescenti nei distretti, liste d’attesa più lunghe, carenza di medici di base, chiusure temporanee di ambulatori e un forte disagio tra i professionisti sanitari”. Rimarca l’esponete di destra: “Un quadro desolante che evidenzia come le criticità del sistema regionale non derivino dalla scarsità di fondi ma da una carenza di programmazione, pianificazione e ascolto”.

Evangelisti affronta poi il caso specifico di Bologna: “La situazione appare particolarmente grave nella Città Metropolitana di Bologna, il sindacato Snami denuncia prassi organizzative non conformi all’accordo collettivo nazionale, come l’utilizzo improprio della cosiddetta ‘volontarietà’ di singoli medici per assegnarli a incarichi o zone fuori dal proprio distretto in assenza di procedure pubbliche di selezione, come l’uso del ‘ruolo unico’ per coprire turni nei centri di assistenza e urgenza e come una generale disomogeneità territoriale e una tendenza a ricorrere a scorciatoie organizzative”. Prosegue: “Anche il modello di case e ospedali di comunità procede in modo disorganico, con strutture prive di personale”.

Evangelisti sollecita quindi la giunta regionale a cambiare rotta, coordinandosi con il ministero della Salute. La consigliera chiede anche all’esecutivo di riaprire un confronto con le organizzazioni sindacali rappresentative.

(Cristian Casali)

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