Per poter contattare un cliente in caso di necessità le farmacie territoriali, sprovviste del servizio Cup, avrebbero a disposizione il numero verde delle Case della Salute che, tuttavia, secondo alcune segnalazioni, comporterebbe ore di attesa e difficoltà per i farmacisti a reperire i contatti dei pazienti.
È quanto segnala Galeazzo Bignami (Fi) in una interrogazione alla Giunta regionale per conoscere i motivi del “malfunzionamento” del numero verde e delle problematiche correlate alla comunicazione dei dati dei clienti quando necessario. Anche perché – sottolinea – “il farmacista è obbligato al segreto professionale e di conseguenza al rispetto completo della privacy dell’assistito e, inoltre, le farmacie ospedaliere sarebbero già in possesso di questi dati e di conseguenza i farmacisti ospedalieri potrebbero già usufruire di queste informazioni”.
Il consigliere di Forza Italia fa notare che “la farmacia territoriale sta acquisendo negli ultimi anni un significato e un peso sempre maggiore nella gestione sanitaria della popolazione, infatti rappresenta un primo ed ultimo punto di interazione del paziente con il sistema sanitario”. Pertanto – sottolinea Bignami – sarebbe importante salvaguardare la professione del farmacista, “tutelandola, mediante il sostegno da parte delle autorità competenti, con politiche basate sulla continuità e l’integrazione tra i differenti settori della sanità, nell’ottica di migliorare progressivamente l’assistenza per le cure incentrate sul paziente”.
Di qui la richiesta alla Giunta regionale di esprimersi sull’opportunità di fornire alle farmacie territoriali un database con i recapiti dei clienti, specialmente a quelle realtà che sono sprovviste del servizio di prenotazione Cup.
(Tutti gli atti consiliari – dalle interrogazioni alle risoluzioni, ai progetti di legge – sono disponibili on line sul sito dell’Assemblea legislativa al link: http://www.assemblea.emr.it/leggi-e-atti/oggetti-assembleari)
(Isabella Scandaletti)