Sanità e welfare

FdI: “Chiarire i motivi della proposta di fusione di Aziende sanitarie”

Nell’interrogazione firmato da Giancarlo Tagliaferri e Priamo Bocchi, si chiedono lumi “sulle ipotesi di possibili processi di fusione tra Aziende sanitarie emerse in sede di dibattito consiliare”

“Chiarire i motivi di carattere organizzativo ed economico alla base dell’ipotesi di fusione tra Aziende sanitarie e dettagliare, se esistono e anche in versione preliminare, gli studi di fattibilità relativi a tali processi”.

I consiglieri di FdI Giancarlo Tagliaferri, primo firmatario, e Priamo Bocchi, si rivolgono alla giunta regionale dopo che in sede consiliare “sono emerse ipotesi di valutazione in merito a possibili processi di fusione fra Aziende sanitarie del territorio regionale”.

Facendo presente come “in diverse occasioni i rappresentanti delle organizzazioni sindacali hanno segnalato la mancanza di adeguata informazione e coinvolgimento dei lavoratori nei processi decisionali e come il modello di governance sanitaria regionale necessita di trasparenza e di garanzie di partecipazione attiva, specialmente in vista di scelte che possono avere impatti significativi sui livelli occupazionali e sulla qualità dei servizi”, i consiglieri ricordano come il governo nazionale già nel 2022 “ha definito un nuovo assetto dell’assistenza territoriale, ponendo l’accento sulla necessità di modelli organizzativi più flessibili e trasparenti, con il pieno coinvolgimento degli operatori sanitari”.

Sottolineando le risorse aggiuntive per la sanità previste nella recente legge di bilancio, “oltre 3 miliardi di euro per il 2025, di cui una quota destinata al personale sanitario”, Tagliaferri e Bocchi rimarcano la “particolare attenzione posta alla stabilizzazione dei precari e al rafforzamento della medicina territoriale” e, soprattutto dal confronto con le sanità di Lombardia e Veneto, traggono il proprio atto ispettivo.

In aggiunta al quesito principale, i consiglieri chiedono quindi “se siano stati attivati tavoli di confronto con le rappresentanze sindacali e le professioni sanitarie, sul modello di quanto previsto a livello nazionale; se sia intenzione della Regione garantire un percorso di partecipazione strutturata dei lavoratori nelle scelte di governance sanitaria e come tali eventuali riorganizzazioni si collochino rispetto alle risorse del PNRR e alle linee guida ministeriali in tema di sanità territoriale”.

In via più specifica, infine, Giancarlo Tagliaferri e Priamo Bocchi chiedono dettagliate informazioni “sulla prospettata fusione tra AUSL e Azienda Ospedaliera Universitaria di Parma e se esistano elementi ostativi sostanziali che abbiano a oggi impedito l’annunciata fusione”.

(Luca Boccaletti)

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