Risolvere le carenze di personale all’ospedale San Giorgio di Ferrara ripristinando tutti i posti letto tagliati prima dell’estate.
A chiederlo, in un’interrogazione, è Fabio Bergamini (Lega) che ricorda come “l’apertura dell’Arcispedale Sant’Anna di Cona ha comportato, tra i vari cambiamenti nella sanità ferrarese, anche lo spostamento delle attività a maggiore complessità del “San Giorgio”, proprio verso il Sant’Anna. Un’operazione che era mirata, nelle intenzioni, a limitare il disagio dei pazienti, costretti allo spostamento tra le due strutture, ed al contenimento dei costi, oltreché a favorire l’interscambio di competenze e la formazione sul campo degli universitari”.
Il leghista sottolinea come “durante il recente periodo estivo è stata decisa la riduzione dell’attività (secondo un calendario evidentemente programmato) e la conseguente, temporanea sospensione di 24 letti del Centro e secondo quanto comunicato dalla stessa Azienda Ospedaliero-Universitaria di Ferrara, l’8 agosto scorso: «In tale periodo i posti letto sono 46, utilizzati in modo funzionale per pazienti di diversa complessità. Va altresì considerato che la Delibera regionale numero 2125 del 2005 prevede, per il centro hub regionale per cerebrolesioni presso l’ospedale di Cona una dotazione di 25 posti letto». La direzione dell’Azienda ospedaliero-universitaria precisava, inoltre, come la riduzione prevista dell’attività fosse temporanea ed accompagnata dal potenziamento del servizio di Day Hospital. Veniva inoltre precisata una mancanza di organico alla base della riduzione del servizio”.
Da qui l’atto ispettivo per sapere “quale sia attualmente la dotazione organica del “San Giorgio” di Ferrara e quale la carenza di personale accennata nella comunicazione dell’Azienda ospedaliero universitaria dell’8 agosto del 2023 e quali misure si intendono adottare per compensare tali carenze, considerando il ruolo strategico dell’Hub ferrarese nella rete riabilitativa regionale”.
Poi ancora: “la giunta vuole ripristinare i posti letto e i servizi attivi prima dell’estate, al fine di mantenere alto il livello qualitativo del “San Giorgio”, considerato un’eccellenza per la città di Ferrara e la regione Emilia-Romagna”.
(Luca Molinari)