Sanità e welfare

SANITÀ FERRARA. RESPINTE RICHIESTE ISTITUZIONE COMMISSIONE D’INCHIESTA SU OSPEDALE SAN CAMILLO DI COMACCHIO: “RESTA STRUTTURA IMPORTANTE” – “NO, FAVORITO CONA”

SANITÀ FERRARA. RESPINTE RICHIESTE ISTITUZIONE COMMISSIONE D’INCHIESTA SU OSPEDALE SAN CAMILLO DI COMACCHIO: “RESTA STRUTTURA IMPORTANTE” – “NO, FAVORITO CONA”

L’Aula ha respinto – 14 sì (Fi, Fdi, Ln, M5s) e 28 no (Pd e Sel) – tre richieste di istituire una commissione speciale d’inchiesta avanzate dai Gruppi di Forza Italia (Galeazzo Bignami e Enrico Aimi i firmatari), Fratelli d’Italia (Tommaso Foti) e Lega nord (Alan Fabbri e Marco Pettazzoni); si tratta di richieste formulate ai sensi dell’articolo 40 dello Statuto e dell’articolo 60 del Regolamento dell’Assemblea legislativa.

In sintesi, in fase di dichiarazione di voto, i consiglieri Foti (Fdi), Fabbri (Ln) e Raffaella Sensoli (M5s) hanno affermato che si sono spesi oltre 13 milioni di euro per restaurare un ospedale che sarebbe stato chiuso meno di due anni dopo, “e ciò può essere avvenuto con finalità elettoralistiche, provocando un consistente danno erariale, ma la Giunta ha evitato di esprimersi sulla giustezza di quella scelta”. Ai tre consiglieri sembra siano “fondati i dubbi sul fatto che nella ristrutturazione del San Camillo si siano rispettati i principi di legalità, economicità, efficacia ed efficienza, imparzialità, pubblicità e trasparenza, che dovrebbero essere propri dell’azione amministrativa”. Di qui la reiterata richiesta della commissione d’inchiesta, “anche per dare un segnale a quei cittadini che hanno sottoscritto la petizione popolare”.

Paolo Calvano (Pd) ha replicato sostenendo che “una commissione d’inchiesta, a differenza di quanto avviene in Parlamento, non avrebbe alcun potere aggiuntivo rispetto alle commissioni assembleari, e si potrà presto discutere della sorte dell’ospedale San Camillo in Commissione Sanità”; dopo aver richiamato “le contraddizioni della Lega nord nel raggio di pochi chilometri”, Calvano si è detto convinto che per le sue caratteristiche “la Casa della salute di Comacchio potrà affermarsi come punto di eccellenza nell’intera area ferrarese”.

Fabbri (Ln) ha criticato l’atteggiamento dell’assessorato alla Sanità: “Non vedo grande interesse da parte della Regione verso una struttura utile al territorio, si è deciso un cambio di strategia per favorire Cona”.

Per Aimi (Fi), in questa vicenda sarebbe stato “smentito lo stesso ex presidente Errani, il quale aveva preso posizioni nette sul futuro del nosocomio, mentre l’Ausl decide per la sostanziale chiusura”.

Alessandro Cardinali (Pd) ha ricordato “che è in corso un complessivo ripensamento della ristrutturazione della rete ospedaliera, per dare risposte al territorio, e mantenere una sanità di eccellenza, con l’obiettivo primario-di ridurre le liste di attesa, perché i cittadini chiedono qualità non quantità”. E Marcella Zappaterra (Pd) ha chiesto un confronto con le opposizioni nella Commissione Sanità: “La priorità è la sicurezza per i cittadini con problemi di salute, la struttura deve essere pienamente operativa, Comacchio resta un punto importante della rete socio-sanitaria regionale”.

Infine, Sensoli (M5s) ha ripercorso la storia del San Camillo, sostenendo che gli accordi stipulati “prevedessero le funzioni assistenziali di base per il nosocomio di Comacchio e la sua collocazione nella rete ospedaliera provinciale, ma con l’inaugurazione di Cona, è iniziato il depotenziamento di Comacchio”.

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