Sanità e welfare

Fiazza (Lega): bodycam e smartwatch per il personale sanitario

Sul modello di quanto avviene in altre Regioni, il leghista chiede di potenziare la sperimentazione dei dispositivi di protezione personale

Potenziare la sperimentazione dei dispositivi di protezione personale, quali bodycam e smartwatch, per il personale sanitario e sociosanitario, in particolare nelle aree a maggior rischio di aggressioni come i Pronto Soccorso, i reparti psichiatrici e le postazioni isolate.

A chiederlo, in una risoluzione, è Tommaso Fiazza (Lega) che ricorda come “attualmente, diverse regioni italiane stanno sperimentando l’utilizzo di bodycam per il personale sanitario, con l’obiettivo di prevenire e gestire le aggressioni nei confronti degli operatori, ma, nonostante le misure attualmente adottate dalla Regione Emilia-Romagna per contrastare il fenomeno, tra cui l’introduzione della piattaforma SegnalER per la segnalazione degli episodi di violenza e l’adozione di linee di indirizzo per la prevenzione degli atti di violenza a danno degli operatori dei servizi sanitari e socio-sanitari, il fenomeno continua a crescere, rendendo necessario un rafforzamento delle misure di prevenzione, anche attraverso
l’adozione di dispositivi di sicurezza individuali”.

Da qui la risoluzione per chiedere il potenziamento dei dispositivi di protezione personale e formare il personale al loro uso, monitorare e valutare l’efficacia delle misure adottate e prevedere campagne di sensibilizzazione rivolte alla cittadinanza per promuovere una cultura del rispetto nei confronti degli operatori sanitari e sociosanitari.

Per Fiazza queste misure devono vedere il coinvolgimento “delle organizzazioni sindacali e delle rappresentanze del personale nella progettazione, implementazione e valutazione delle misure adottate, al fine di garantire la condivisione e l’efficacia degli interventi”.

(Luca Molinari)

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