La giunta regionale spieghi i motivi per i quali ha deciso di annullare la propria delibera, approvata nella precedente legislatura, riguardante l’accordo quadro fra l’allora giunta presieduta da Bonaccini e l’Associazione italiana di ospedalità privata (Aiop). È l’oggetto di un’interrogazione di Tommaso Fiazza (Lega) che chiede se la Regione ritenga “politicamente conciliabile la decisione di annullare il provvedimento amministrativo con la permanenza in giunta di chi all’epoca ha contribuito con il proprio voto alla sua approvazione”.
“L’11 novembre 2024 -ha ricordato il consigliere- a meno di una settimana dal voto per il rinnovo degli organi della Regione, la giunta uscente aveva condiviso le procedure applicative circa l’accordo quadro precedentemente stipulato fra la giunta Bonaccini e l’Aiop. Ora, la giunta de Pascale ne ha disposto l’autoannullamento. Che l’atto venga annullato in quanto l’atto amministrativo originario risulti adottato in violazione di legge o viziato da eccesso di potere o da incompetenza, fornisce un chiaro giudizio politico della nuova giunta regionale rispetto a chi ha governato la Regione fino al termine della scorsa legislatura. Peccato che alcuni assessori dell’attuale giunta, fra cui l’allora presidente pro tempore, Irene Priolo, sedevano già in giunta all’epoca e votarono la delibera”.
Per queste ragioni Fiazza chiede all’esecutivo di esprimere “un giudizio sull’operato del presidente del Partito Democratico Stefano Bonaccini che, all’epoca, da presidente della Regione Emilia-Romagna, adottò l’accordo con Aiop al quale si diede poi continuità con l’atto oggi impugnato” e “un giudizio politico sull’azione di chi oggi è presente in giunta regionale e nella passata legislatura aveva votato a favore della delibera in oggetto”.
“La giunta de Pascale valuti inoltre se la delibera contiene profili di illegittimità tali da motivare azioni risarcitorie”, ha concluso Fiazza.
(Lucia Paci)



