La Giunta cancelli il ticket sanitario per le prestazioni collegate alla fibromialgia, malattia reumatica e altamente invalidante. A chiederlo, in un’interrogazione alla Giunta, è Galeazzo Bignami (Fi).
Le persone malate, specifica il consigliere, “devono avere la possibilità di accedere agli esami clinici e alle prestazioni sanitarie necessarie nel più breve tempo e nel maggior numero di strutture sanitarie possibili dato che, al momento, risultano precluse ai pazienti prestazioni cliniche basilari ed essenziali che, oltretutto, sono ancora a pagamento”.
La fibromialgia, denuncia il capogruppo Fi, “rimane a tutt’oggi una malattia non riconosciuta dal sistema sanitario nazionale con conseguenti spese mediche e di cura a carico dei malati”, questa patologia, evidenzia, “dovrebbe invece essere inserita nell’elenco delle patologie croniche e quindi nei Livelli essenziali di assistenza”.
Bignami rileva anche che “all’ospedale Malpighi di Bologna è già da più di due mesi che non si può prenotare lo studio della funzionalità piastrinica, esame estremamente importante per le indagini riguardanti l’identificazione della malattia, a causa di un guasto al macchinario, peraltro unico in Emilia, utilizzato per effettuare questi controlli”. La direzione di Angiologia, specifica il consigliere, “avrebbe affermato di non poter procedere alla riparazione per mancanza della relativa delibera autorizzativa”.
L’esponente di Forza Italia chiede quindi alla Giunta di “intervenire affinché venga riparato al più presto lo strumento diagnostico del Malpighi” e vuole sapere “quale sia l’organo preposto a concedere il nulla osta per l’aggiustatura o l’eventuale sostituzione del macchinario”.
(Tutti gli atti consiliari – dalle interrogazioni alle risoluzioni, ai progetti di legge – sono disponibili on line sul sito dell’Assemblea legislativa al link: http://www.assemblea.emr.it/attivita-legislativa)
(Cristian Casali)