Sanità e welfare

Sanità. Formazione ad aziende perché sui cibi non siano trasferite sostanze nocive: ok a proposta Pd

Bagnari e altri quattro dem chiedono campagna di comunicazione contro le infezioni alimentari e impegnano la Giunta a creare un gruppo di lavoro

Mirco Bagnari (Pd)

Creare un gruppo di lavoro che rediga un piano di formazione per le aziende finalizzato a mettere a fuoco il problema del trasferimento di sostanze pericolose per la salute dai contenitori agli alimenti. Questo è l’indirizzo contenuto nella risoluzione presentata dal Partito democratico e approvata dalla commissione Politiche economiche, presieduta da Luciana Serri. Favorevoli PdM5s e Misto, astenuta invece la Lega.

“Il tema- ha detto Mirco Bagnari, primo firmatario dell’atto- nel prossimo futuro diventerà sempre più pressante. Le normative prevedono molti adempimenti per le aziende e sanzioni pesanti”. Secondo il regolamento 1935 del 2004 “i materiali non devono trasferire ai prodotti alimentari componenti in quantità tale da costituire un pericolo per la salute umana, comportare una modifica inaccettabile della composizione dei prodotti alimentari o comportare un deterioramento delle loro caratteristiche organolettiche; inoltre, i materiali devono essere sicuri e tale condizione deve mantenersi attraverso l’utilizzo di buone prassi di fabbricazione”. Ogni anno, infatti, almeno 600 milioni di persone si ammalano per infezioni alimentari: il 40% è costituito da bambini al di sotto dei cinque anni. Le vittime sono 420 mila. La risoluzione chiede anche di portare in Conferenza Stato-Regioni la questione, al fine di “studiare un piano di comunicazione e sensibilizzazione a livello nazionale su cui coinvolgere il ministero della Salute e il ministero dello Sviluppo Economico”.

L’atto è stato firmato anche da  Luciana Serri, Katia Tarasconi, Luca Sabattini ed Enrico Campedelli.

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