Sanità e welfare

Sanità. Galli (Fi): Poca trasparenza su funzionamento della Commissione regionale del farmaco

Il consigliere di Forza Italia segnala verbali delle sedute non pubblici, liste di farmaci non aggiornate e pubblicazione di documenti scientificamente obsoleti

Verbali delle sedute non pubblici, liste di farmaci non aggiornate e pubblicazione di documenti scientificamente obsoleti. Un’interrogazione di Andrea Galli di Forza Italia punta il dito contro la mancanza di trasparenza nel funzionamento della Commissione Regionale del Farmaco (Crf) e delle commissioni delle aree vaste.

Dal 2006, infatti, l’Emilia-Romagna si è dotata di un prontuario farmaceutico regionale e di tre prontuari di area vasta, tutti vincolanti per i dipendenti del servizio sanitario regionale e fortemente raccomandati per i medici e pediatri di famiglia. Per il consigliere azzurro, però, le regole di funzionamento della Crf vengono spesso disattese: le determine di attivazione dei gruppi di lavoro a volte non vengono pubblicate o riportano addirittura nomi di componenti già in pensione, mentre nel portale “Saluter” sarebbero presenti documenti ormai datati (risalente anche al 2010). “La lista dei farmaci in prontuario- rimarca- non è aggiornata in tempo reale, poiché i tempi di latenza variano inspiegabilmente dai 3 agli 8 mesi rispetto alla loro pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. Inoltre, le priorità dei nuovi farmaci da valutare paiono incoerenti rispetto alle indicazioni contenute nel regolamento”.

La stessa confusione e irregolarità nella pubblicazione delle informazioni riguarderebbe, secondo Galli, gli elenchi dei centri autorizzati dalla Regione alla prescrizione di determinati farmaci, i verbali delle sedute e gli ordini del giorno delle riunioni. Alla luce di ciò, il consigliere forzista interroga la giunta per sapere se sia a conoscenza di “possibili inefficienze e irregolarità della Cfr” e se intenda applicare il piano di trasparenza e integrità, rendendo pubblico ciò che attualmente non lo è”. Chiede, inoltre, di aggiornarne il regolamento, specificandone anche il ruolo di coordinamento rispetto alle commissioni del farmaco di area vasta; domanda se sia mai stato condotto un Audit per verificare l’operato della Crf e se si ritenga opportuno che la commissione debba “compiere valutazioni forse inutilmente approfondite, poiché ridondanti rispetto a quelle già effettuate da enti regolatori superiori come EMA e AIFA, generando ritardi nell’inserimento nel PTOR a discapito dei pazienti che attendono le cure, considerando che la coordinatrice della Crf fa anche parte della commissione tecnico scientifica di AIFA”. Galli, infine, chiede di inserire fra i membri della Commissione regionale anche un rappresentante eletto a tutela dei pazienti.

(Giulia Paltrinieri)

 

Sanità e welfare