Aumentare la disponibilità di farmaci a base di cannabis o produrli direttamente in Emilia-Romagna. Sono le richieste di Giulia Gibertoni, consigliere regionale del Movimento 5 stelle, messe nero su bianco in un’interrogazione. “I canali di approvvigionamento, determinati da Regione e Ministero, non sono sufficienti a coprire le richieste che arrivano da prescrizioni mediche”, sottolinea la pentastellata. E la situazione, rimarca, è critica in “particolare nella provincia di Modena”.
La cannabis terapeutica in Italia è legale dal 2013 e in Emilia-Romagna è regolamentata grazie a una legge e una delibera che definisce gli usi e i limiti di dosaggi mensili. Muniti di una prescrizione medica, i pazienti che usufruiscono della cannabis terapeutica richiedono la cannabis attraverso il portale Sole dove la Regione ha messo a disposizione un modulo digitale. “La ricetta- scrive nell’atto Gibertoni- deve contenere i dati anonimi del paziente relativi all’età, al sesso, alla posologia e all’esigenza di trattamento. I dati poi vengono trasmessi al ministero della Salute per il monitoraggio”. Il medico non può comunque prescrivere un quantitativo di cannabis superiore al bisogno terapeutico per 30 giorni.
“La produzione di farmaci a base di cannabis sul territorio regionale- argomenta la pentastellata- è possibile previa intesa con i ministeri della Salute e della Difesa”. Per questo, dato che le prescrizioni non riescono a essere soddisfatte, Gibertoni chiede alla giunta “di attivarsi con il ministero della Salute per trovare soluzioni e aumentare la disponibilità sul territorio regionale e nazionale di farmaci a base di cannabis e, nel caso non vi sia disponibilità, avviare la produzione, come ad esempio ha annunciato la Regione Puglia”. Infine la consigliera interroga la giunta anche per sapere “il numero di pazienti che utilizzano i farmaci a base di cannabis e il numero di prescrizioni”.
(Andrea Perini)