Sanità e welfare

Sanità. Gibertoni (M5s): garantire cure odontoiatriche a soggetti vulnerabili e prevenzione nelle scuole

La consigliera sollecita anche l’istituzione “di un polo odontoiatrico regionale con funzioni di organizzazione e anche attività di controllo delle strutture pubbliche e private convenzionate”

“Garantire attività di profilassi collettiva obbligatoria e individuale nonché di diagnosi e prestazioni di cura (conservativa e ortodonzia) nelle scuole dell’obbligo mediante l’istituzione di un servizio odontoiatrico scolastico”. È Giulia Gibertoni del Movimento 5 stelle, con un’interpellanza rivolta al governo regionale, a chiedere un aggiornamento del livello di assistenza in materia di odontoiatria pubblica.

La consigliera, inoltre, chiede un potenziamento “dell’attuale offerta di assistenza e cura odontoiatrica rivolta ai soggetti con fragilità sanitaria, sociale ed economica”. Queste particolari categorie, rimarca la pentastellata, “non riescono pienamente ad accedere alle cure presso le strutture sanitarie pubbliche, che progressivamente hanno rinunciato a offrire tali servizi preferendo esternalizzarli tramite accordi e convenzioni di assistenza odontoiatrica per urgenze e di attività conservativa e protesi a prezzi calmierati”. Gibertoni cita poi l’intervento dalla Caritas diocesana di Bologna, che “ha deciso di mettere a disposizione della fondazione San Petronio una somma annua da utilizzare per garantire le cure odontoiatriche a chi ne abbia bisogno, alla luce, come rilevato dall’Arcidiocesi, del costante aumento del numero delle persone che, a causa difficoltà economiche, non riescono ad accedere alle cure odontoiatriche, anche a quelle strettamente indispensabili”.

La consigliera sollecita anche l’istituzione “di un polo odontoiatrico regionale con funzioni di organizzazione e attività di controllo delle strutture pubbliche e private convenzionate”.

Quasi la metà della spesa sanitaria privata italiana, si legge nell’atto ispettivo, “viene assorbita per l’acquisto di prestazioni odontoiatriche e la percentuale della popolazione che sostiene interamente i costi per queste prestazioni è pari all’85,9 per cento, fenomeno che non conosce differenziazioni in positivo sul territorio regionale”.

(Cristian Casali)

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