Giusta la denuncia dei sindacati dei vari comparti della sanità regionale che chiedono “corrette e proficue relazioni sindacali, oggi trasformate in ‘comunicazioni unilaterali’”. Lo sostiene Giulia Gibertoni (M5S) in una interrogazione alla Giunta dove esorta “l’assessorato alla Sanità ad una attenta riflessione e ad avviare relazioni sindacali improntate non solo all’ascolto ma anche all’assunzione di proposte”.
La consigliera, oltre a sollecitare la convocazione delle sigle sindacali chiede alla Regione di intervenire per “garantire il potenziamento della sanità pubblica regionale evitando di relegare gli ospedali ad un ruolo sempre meno significativo ed efficiente, tale da favorire l’unica soluzione di una privatizzazione gestita dalle grandi compagnie assicurative, la fine cioè del Servizio sanitario pubblico, universalistico e solidaristico”.
Un quadro di disagio condiviso da tutti i comparti: medici, veterinari, sanitari, dipendenti e convenzionati, personale infermieristico e del comparto, uniti nel lamentare “il mancato rispetto di norme e contratti, il proliferare di reclutamento di personale con contratti di lavoro atipico e addirittura attraverso cooperative, le scarse risorse economiche aggiuntive e molte sottratte a quelle stanziate nei contratti, a scapito sia delle condizioni di lavoro dei professionisti della sanità, sia dei diritti e dei bisogni dei cittadini, le condizioni lavorative esasperate in molti delicati settori dell’assistenza, tanto ospedali e quanto territoriali, in grande parte dovute a modelli organizzativi inattuali”.
(Tutti gli atti consiliari – dalle interrogazioni alle risoluzioni, ai progetti di legge – sono disponibili on line sul sito dell’Assemblea legislativa al link: http://www.assemblea.emr.it/attivita-legislativa)
(Cesare Cicognani)