Sanità e welfare

Sanità, Gibertoni (M5s): via il ticket da 10 euro di compartecipazione alle prestazioni

Decisione 2011 ha spostato molti utenti verso la sanità privata, con un calo di entrate per quella pubblica. “Più autonomia dallo Stato fuori dai livelli essenziali di assistenza”

Giulia Gibertoni (M5s)
Giulia Gibertoni

Eliminare il ticket sanitario di 10 euro a ricetta a titolo di compartecipazione al costo per le prestazioni di assistenza specialistica ambulatoriale a carico degli assistiti non esentati e inserire nella richiesta di maggiore autonomia regionale in ambito di politiche per la salute nuove competenze quali: gestione totale delle prestazioni non ricomprese nei livelli essenziali di assistenza, offerta formativa sanitaria, riconoscimento delle professioni sanitarie e incameramento diretto delle risorse finanziarie necessarie alla sanità regionale. È quanto chiede alla Giunta regionale Giulia Gibertoni (M5s).

In un’interpellanza presentata in Regione, la consigliera critica la scelta, assunta nel 2011 dall’esecutivo regionale, di introdurre il ticket quale compartecipazione alla spesa sanitaria, evidenziando come l’effetto generato sia stato di indurre molti utenti a rivolgersi alla sanità privata, con una diminuzione consistente di entrate per il sistema sanitario pubblico.

Nelle Regioni con un piano di rientro finanziario – spiega Gibertoni – è naturale che vengano chiesti sacrifici ai cittadini residenti, ma in Emilia-Romagna, che ha aziende sanitarie pubbliche con bilanci in regola, non ha ragione d’esistere la compartecipazione alla spesa del cittadino, che già con la fiscalità generale finanzia la spesa sanitaria.

Da qui l’iniziativa della consigliera dei 5 stelle, che nell’atto ispettivo richiama anche la risoluzione del M5s, approvata dall’Assemblea legislativa, finalizzata a “impegnare la Giunta a valutare possibili modifiche al sistema dei contributi degli assistiti alla spesa sanitaria (ticket) in modo da ovviare ai casi in cui tale contributo risulti superiore al costo effettivo della prestazione”.

(Luca Govoni)

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