Sanità e welfare

Gibertoni (Misto): custodire i cani in condizioni di benessere

Sollecitata la giunta a rispettare quanto previsto dalle norme a tutela del benessere animale

“In Emilia-Romagna i cani devono essere tenuti in condizioni di benessere, custoditi in spazi adeguati e degni di un paese civile, come prescritto dall’apposita legge regionale approvata nel 2005 e successivamente modificata nel 2013 e nel 2018, soprattutto per ciò che concerne la custodia dei privati. Ci sono regole stringenti per i canili mentre i privati, probabilmente cacciatori, vedono e trattano il proprio animale come uno strumento, alla pari di un fucile”.

La sollecitazione è di Giulia Gibertoni (Gruppo Misto) la quale invita l’esecutivo regionale a “non nascondersi dietro la lunghezza dei procedimenti normativi nazionali oppure dietro la mancanza di decreti ministeriali attuativi di norme nazionali”.

Richiamando la normativa regionale attualmente vigente, in cui si prevedeva uno specifico intervento tecnico sui requisiti delle strutture volte al ricovero dei cani e dei gatti oltre ai requisiti di detenzione degli animali di affezione con specifiche disposizioni nella detenzione dei cani da parte dei privati, la capogruppo ipotizza un intento dilatorio “nascosto dietro la mancanza di decreti attuativi nazionali o, comunque, dietro ritardi procedurali, quando è ben noto che, solo per il settore sanitario, sono diverse decine i decreti attuativi a tutt’oggi mancanti.”

Da qui l’atto ispettivo presentato in cui si denunciano gli interessi della lobby dei cacciatori “che, pur continuando a diminuire di numero, mantiene intatto un diritto di veto in questa materia di fatto avallato da questa giunta regionale, che riconosce loro la possibilità di non rendersi disponibili ad accettare regole e tipologie almeno pari a quelle imposte alle strutture, quali quelle pubbliche di ricovero e custodia di cani”.

In fase di risposta, l’Assessore alle politiche per la salute Raffaele Donini ha confermato l’impegno dall’Emilia-Romagna sulla materia. “Per procedere correttamente e rivedere la normativa regionale attendiamo il prossimo completamento del percorso di riorganizzazione nazionale del sistema di identificazione e registrazione di stabilimenti e operatori degli animali, soprattutto quelli da compagnia. Il percorso è quasi terminato, mancano solo le istruzioni operative per la gestione del sistema di identificazione e nel caso i tempi si allungassero troppo, siamo pronti a valutare soluzioni alternative”.

Giulia Gibertoni si è quindi detta parzialmente soddisfatta delle risposte ottenute: “Considero favorevolmente il pronunciamento esplicito che soddisfa i miei auspici. La soddisfazione non può essere comunque completa fino a quando non vedremo il risultato finale di questo processo atteso per così tanti anni. Spero quindi che questa sua dichiarazione sia una presa d’impegno formale per la prossima legislatura regionale”.

(Luca Boccaletti)

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