Sanità e welfare

Gibertoni (Misto): garantire da parte dei medici di medicina generale una vera presa in carico dei pazienti

La capogruppo in un atto ispettivo segnala anche le recenti lamentele provenienti dalla Casa della salute di Cavezzo (Modena)

“Intervenire nei confronti dei medici di medicina generale, convenzionati con il Servizio sanitario regionale, affinché nell’esercizio di questa importante professione si torni a un pieno rispetto del paziente, nei cui confronti il medico di medicina generale è primo responsabile dell’assistenza, garantendo una vera presa in carico”.

A sollecitare la giunta in tal senso è Giulia Gibertoni (gruppo Misto) la quale, in un’interrogazione, riporta di “una costante crescita della situazione di disagio vissuta dagli assistiti, in particolare dai soggetti più anziani” nel rapporto con i professionisti medici.

La capogruppo riporta poi quanto accaduto recentemente presso la Casa della salute di Cavezzo, in provincia di Modena, dove una paziente anziana, recatasi allo sportello della segreteria “chiedendo di poter parlare con la propria dottoressa (medico di medicina generale convenzionata con il SSR) in merito agli esiti di esami specialistici, appena effettuati, si è vista sottoporre, da parte dell’impiegata, a un interrogatorio sui suoi problemi di salute affinché lei decidesse se era davvero urgente o meno”.

“Al termine dell’interrogatorio -conclude Gibertoni- l’impiegata stessa avrebbe telefonato al medico di base della signora e, dopo cinque minuti di conversazione, le avrebbe risposto che poteva fissarle un appuntamento a tre settimane dalla richiesta e, se fosse stato il caso, una volta letti gli esami la sua dottoressa le avrebbe telefonato”.

A fronte del caso specifico riportato, la consigliera evidenzia nel proprio atto ispettivo “come ormai nessun medico di base esegua visite a domicilio, nemmeno nei casi più gravi e motivati” e di come anche in presenza di problemi di una certa rilevanza i pazienti  siano costretti a recarsi, “con tutti gli inconvenienti del caso, presso lo studio del proprio medico di medicina generale per consulti senza alcuna visita”. Rilevando come “questa purtroppo ormai diffusa disaffezione del medico di medicina generale nei confronti del paziente deve fare i conti con la circostanza per cui il medico di base è figura di riferimento per la tutela della salute di ogni cittadino, da qui il loro ruolo imprescindibile”, Giulia Gibertoni conclude la sua interrogazione auspicando una migliore presa in carico del paziente anche attraverso il miglioramento della formazione obbligatoria specifica “con un approccio maggiormente rivolto al rispetto e alla tutela del paziente, rendendola anche permanente durante l’intero esercizio della professione”.

(Luca Boccaletti)

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