Sanità e welfare

Gibertoni (Misto): la Regione si impegni per far uscire la guerra dalla quotidianità degli italiani

Conflitto in Ucraina, il rischio è un abisso nucleare. “Una delibera indica che la Regione mette a disposizione nelle farmacie degli ospedali antidoti e custodisce ioduro di potassio. Rimedi che avrebbero efficacia limitata”

La Regione dica “se non ritenga opportuno, oltre a predisporre rimedi di emergenza che avrebbero comunque un’efficacia limitata, agire con urgenza e concretamente, impegnandosi in ogni sede con tutte le azioni di pace e diplomazia possibili, affinché la guerra esca dalla quotidianità della vita dei cittadini emiliano-romagnoli, italiani ed europei”.

È la richiesta contenuta nell’interrogazione di Giulia Gibertoni (Gruppo Misto). La consigliera ritiene che con la guerra in Ucraina “che vede coinvolto direttamente il nostro Paese, il mondo si trovi nuovamente davanti all’abisso nucleare, sia nella forma classica del conflitto, anche su scala più o meno locale, con testate ‘tattiche’ e armi ‘sporche’ o armi nucleari ‘tradizionali’, sia nella forma che vede la distruzione delle centrali atomiche usate alla stregua di armi”.

La capogruppo del Misto ricorda una delibera in cui la Regione “si rende disponibile a garantire la messa a disposizione sul proprio territorio di depositi per la custodia h/24 – 365 giorni all’anno degli antidoti in nome e per conto del governo e a custodire lo Ioduro di potassio, sempre in nome e per conto del governo, presso i “microdepositi” (Farmacie ospedaliere) dislocati sul proprio territorio con garanzia di attivazione h/24 – 365 giorni all’anno”.

Giulia Gibertoni conclude sostenendo che “è un controsenso, da un lato predisporre rimedi, quali lo ioduro di potassio, che comunque avrebbero una efficacia limitata e, dall’altro lato, assistere passivamente alla tragedia del nostro Paese e del mondo che viaggiano, a rapide tappe, verso il disastro nucleare”.

(Gianfranco Salvatori)

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