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Sanità. Gibertoni (Misto): premialità al personale sociosanitario da ricalcolare anche in base al rischio

Secondo la consigliera a questi operatori andrebbe attribuito “un riconoscimento che vada oltre le compensazioni o il pagamento maggiorato per le ore di lavoro straordinario svolto” considerando “la grande opera prestata e i pericoli affrontati”

Estendere il riconoscimento economico anche al personale sociosanitario che ha operato in primo piano con medici e infermieri nella gestione dell’emergenza sanitaria. Lo chiede Giulia Gibertoni (Misto) in un’interrogazione alla Giunta dove ricorda che, in attuazione del principio di proporzionalità sancito dalla Costituzione, andrebbe riconosciuto a tutti i lavoratori impegnati nella salvaguardia della salute pubblica una forma di erogazione straordinaria” considerando “la grande opera prestata e i pericoli affrontati”.  “La Regione Emilia-Romagna- scrive la capogruppo nell’atto- ha attribuito un riconoscimento di circa 1.000euro a ognuno dei circa 60 mila medici, infermieri, operatori sociosanitari per il lavoro straordinario che hanno svolto ogni giorno in prima linea per fronteggiare l’emergenza sanitaria e curare le persone”. Un bonus, che come spiega la consigliera, sarebbe stato “graduato non sulla base del livello di esposizione al contagio, ma bensì sull’orario di lavoro”. Secondo la consigliera a questi operatori che ancora svolgono un ruolo determinante nel contrasto all’epidemia andrebbe attribuito, invece, “un riconoscimento che vada al di là delle debite retribuzioni e delle indennità di rischio (che molti non percepiscono), oltre le compensazioni o il pagamento maggiorato per le ore di lavoro straordinario svolto, o alle mere espressioni di ringraziamento”. Da qui la richiesta all’esecutivo regionale di “ricalcolare i premi al personale sanitario e sociosanitario, tenendo conto non solo dello straordinario, inteso come surplus orario, ma anche del grado di rischio cui sono stati esposti questi lavoratori, dato che non tutte le mansioni hanno avuto il medesimo rischio di contagio”. “

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