Per quale motivo la Regione non ha emanato specifiche linee guida per la riprogrammazione della gestione del patrimonio immobiliare, impiantistico e tecnologico di Ausl e Aziende Ospedaliere nel rivisitare in chiave post COVID i progetti in corso di realizzazione? Perché non è stato istituito un tavolo regionale con le organizzazioni sindacali e con gli altri soggetti a vario titolo interessati, allo scopo di coordinare compiutamente questa delicatissima fase? Perché le Conferenze territoriali socio-sanitarie sono chiamate di fatto a emanare le linee guida in autonomia creando quindi una disomogeneità d’intervento nel territorio regionale? E’ corretto che l’Assessore regionale alle Politiche della Salute determini nella Riunione dell’Ufficio di Presidenza della Conferenza territoriale socio-sanitaria metropolitana di Bologna, insieme agli altri rappresentanti, un indirizzo per la stessa senza alcun mandato e senza alcun avallo da parte dell’Assemblea legislativa regionale? Queste sono alcune delle domande che Giulia Gibertoni (Misto) rivolge alla Giunta regionale in una corposa e dettagliata interrogazione che di fatto boccia senza mezzi termini la riorganizzazione in atto per ottemperare alle disposizioni del governo che prevedono specifiche riorganizzazioni della rete assistenziale territoriale e della rete ospedaliera. La capogruppo, in particolare, cita la riunione della Conferenza socio-sanitaria di Bologna dello scorso 11 giugno nella quale sono state emanate linee di indirizzo per la redazione di un particolareggiato piano di riorganizzazione ospedaliero metropolitano senza che tali scelte fossero precedute da specifici indirizzi regionali scaturiti, o quanto meno avallati, dalla competente Commissione dell’Assemblea legislativa regionale. La consigliera modenese denuncia poi la perdurante mancanza di nuovi standard strutturali per recuperare in sicurezza visite, esami, ricoveri e interventi chirurgici sospesi durante il lockdown e chiede specifici pronunciamenti sull’evidente fallimento della precedente riorganizzazione sanitaria “che non aveva progettato bene l’assistenza territoriale e la sua integrazione con quella ospedaliera oltre alla mancata progettazione integrata tra servizi sanitari e sociali”. In chiusura di interrogazione Gibertoni formula un auspicio affinché vengano bloccate le riorganizzazioni ospedaliere e territoriali già in fase di realizzazione in attesa “che si adotti, in tempi celeri, una programmazione regionale che determini criteri e standard, con vere linee guida da sottoporre all’Assemblea Legislativa, affinché i consiglieri regionali possano contribuire con proposte, ma anche critiche, a migliorare tale riorganizzazione e affinché si possa assicurare ai cittadini che i loro rappresentanti eletti possano determinare, o quanto meno influire, nelle scelte della politica sanitaria riguardante il territorio regionale”.
26 Giugno 2020
Sanità. Gibertoni (Misto): riorganizzazione post Covid senza linee guida deliberate dall’Aula
Critica puntuale e articolata quella della consigliera alla fase di riorganizzazione che si sta realizzando in ambito sanitario in regione dopo il periodo più acuto e critico della pandemia da coronavirus
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26 Giugno 2020


