Meno burocrazia per i medici di base e i pediatri.
A chiederlo è il Partito democratico in un’interrogazione a firma di Palma Costi (prima firmataria), Marilena Pillati, Marcella Zappaterra, Ottavia Soncini, Luca Sabattini, Andrea Costa e Marco Fabbri in cui si chiede di fare il punto sull’attività del Tavolo tecnico per la deburocratizzazione che coinvolge la Regione e i rappresentanti delle Associazioni Sindacali dei Medici di Medicina Generale e dei Pediatri di Libera Scelta.
“L’eccessiva burocrazia, spesso delegata o indotta, sta riducendo drasticamente il tempo a disposizione dei medici di medicina generale per svolgere le loro attività mediche e cliniche proprie della professione, come le visite ambulatoriali domiciliari, la cura delle cronicità e più in generale l’assistenza ai pazienti: questo ha certamente ripercussioni anche sui servizi di pronto soccorso, ospedalieri e specialistici, con i problemi più volte evidenziati di non appropriatezza e di induzione a maggiori spese”, spiegano i democratici per i quali “la Regione Emilia-Romagna ha sempre operato secondo un modello che prevede uno stretto confronto con le rappresentanze sindacali e a tal fine, a seguito dell’accordo sottoscritto a luglio 2022 e valevole fino al 30 giugno 2023 dalla Regione Emilia-Romagna con Federazione Italiana Medici di Medicina Generale, Sindacato Nazionale Autonomo dei Medici Italiani, Sindacato Medici Italiani e Federazione Cisl Medici è stato istituito un tavolo permanente che coinvolge la Regione, i Sindacati e Ausl con l’obiettivi di semplificare la burocrazia delle attività correlate alla cura ed assistenza”.
Da qui l’atto ispettivo per sapere dall’esecutivo regionale “come sta procedendo il confronto con le rappresentanze sindacali dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta sulla trasformazione dell’assistenza sanitaria territoriale e qual è lo stato dell’arte del tavolo tecnico sulla de-burocratizzazione evidenziata dai rappresentanti delle associazioni sindacali dei medici di medicina generale e pediatri di libera scelta: quali procedure sono già oggetto di disposizioni di semplificazione, quali necessitano di ulteriori approfondimenti e quali, invece, richiedono norme primarie per modificare l’attuale stato delle procedure”.
Poi ancora si vuole sapere se “attraverso il confronto con la Conferenza delle Regioni, in particolare nella commissione specifica, sono già state concordate e previste modifiche normative da condividere con il governo, al fine di semplificare i processi burocratici che sottraggono tempo ed energie all’adeguata assistenza dei cittadini”.
(Luca Molinari)