Estendere la ricetta dematerializzata anche ai farmaci in distribuzione diretta, alle cure termali e alle prescrizioni per l’assistenza integrativa e protesica.
A chiederlo è un’interrogazione del Partito democratico a firma di Pasquale Gerace (primo firmatario), Roberta Mori, Marilena Pillati, Luca Sabattini e Andrea Costa.
“Non tutte le prescrizioni, che consentono l’accesso alle prestazioni del servizio sanitario nazionale, sono state trasferite su ricetta elettronica, quali ad esempio i piani terapeutici, i farmaci in prescrizioni per erogazione diretta in continuità assistenziale, le prestazioni termali, le prescrizioni per l’assistenza integrativa e l’assistenza protesica”, spiegano i democratici che interrogano la giunta per sapere “se ritiene opportuno il perfezionamento del percorso di dematerializzazione delle ricette, che consentono l’accesso alle prestazioni del servizio sanitario nazionale, anche per i piani terapeutici, i farmaci in prescrizioni per erogazione diretta in continuità assistenziale, le prestazioni termali, le prescrizioni per l’assistenza integrativa e l’assistenza protesica e se ritenga opportuno sollecitare i Ministeri competenti ad attivare le attività necessarie per il raggiungimento dell’obiettivo della piena dematerializzazione di tutte ricette utili per l’accesso alle prestazioni del servizio sanitario nazionale, in particolare per le prestazioni termali”.
(Luca Molinari)