Con una risoluzione il Partito democratico chiede alla giunta un impegno ancora maggiore sul tema dell’endometriosi.
L’atto è stato firmato da Ludovica Carla Ferrari (prima firmataria), Elena Carletti, Anna Fornili, Simona Lembi, Fabrizio Castellari, Francesco Critelli, Luca Giovanni Quintavalla, Maria Costi, Lodovico Albasi e Maria Laura Arduini.
L’endometriosi, si legge nella risoluzione, “è una patologia cronica che può colpire ovaie, tube, peritoneo e altri organi; i sintomi includono mestruazioni dolorose, dolore durante i rapporti sessuali e problemi digestivi: terapie ormonali, antidolorifici e interventi chirurgici aiutano a gestirla”. Si rimarca poi nel documento: “Sono affette da endometriosi il 10-15 per cento delle persone in età riproduttiva, almeno 3 milioni in Italia”.
Il Pd, nel sottolineare che la Regione Emilia-Romagna ha inserito la medicina di genere nelle sue politiche sanitarie, chiede, con questa risoluzione, che nella rete di strutture che si occupano di endometriosi ci sia particolare attenzione su strumentazioni e personale, così come sugli spazi. Richiede poi di proseguire con il finanziamento delle campagne informative su questa patologia. Propone anche di ampliare il sistema diagnostico con il coinvolgimento dei pediatri, accanto agli altri sanitari coinvolti. Ferrari e colleghi sollecitano, inoltre, un maggiore coordinamento fra sistemi sanitari regionali rispetto ai percorsi diagnostico-terapeutici (anche sugli aspetti psicologici e sociali della patologia), con anche l’attivazione di un tavolo di confronto Stato-Regioni. I dem richiedono, poi, l’esenzione del ticket, dove non già prevista, per le più diffuse azioni di cura della patologia, a partire dalle terapie ormonali. Chiedono, infine, il riconoscimento dell’endometriosi come patologia che può limitare la capacità lavorativa, con particolari tutele sul lavoro per le persone con questa malattia.
(Cristian Casali)