Sanità e welfare

Pd: svincolare la contrattazione integrativa del personale sanitario da tetti di spesa

“Occorre tributare, alla luce dell’emergenza pandemica e all’opera straordinaria ancora in corso, il giusto riconoscimento economico delle attività svolte in particolari articolazioni orarie notturne e festive”

Svincolare la contrattazione integrativa da tetti di spesa e prevedere stanziamenti specifici finalizzati a riconoscere il maggior impegno del personale sanitario durante la pandemia.

A chiederlo è il Pd in una risoluzione a prima firma del consigliere Andrea Costa, in cui si ricorda come “i fondi per la contrattazione integrativa sono vincolati a dei tetti imposti dalla legislazione statale: le dotazioni organiche del servizio sanitario regionale della nostra regione sono notevolmente aumentate per fronteggiare il maggior carico lavorativo dovuto alle necessità legate alla gestione dell’emergenza pandemica in corso e in assenza d’interventi d’incremento dei fondi della contrattazione integrativa si verificherà un calo del salario accessorio del personale sanitario e diminuirà la loro valorizzazione professionale”.

I democratici ricordano anche come “l’assessorato regionale alla Sanità ha fornito rassicurazioni in merito, dichiarando di essere pronto a intervenire lì dove il tema delle risorse disponibili per il finanziamento del trattamento economico accessorio del personale è strettamente collegato alle disposizioni legislative statali, che individuano da un lato limiti inderogabili alla spesa complessiva del personale delle aziende sanitarie e dall’altro non mettono nelle condizioni le aziende stesse di finanziare correttamente le risorse destinate al trattamento accessorio, dopo fra l’altro le migliaia di nuove assunzioni: l’assessore ha, inoltre, dichiarato che sono stati attivati specifici tavoli di confronto con le organizzazioni sindacali per individuare insieme le soluzioni più efficaci per finanziare, attraverso gli strumenti messi a disposizione dal legislatore statale, il trattamento accessorio del personale”.

Da qui la risoluzione per impegnare la Giunta “a svincolare la contrattazione integrativa da tetti di spesa in considerazione della maggiore spesa dovuta al potenziamento delle dotazioni organiche del servizio sanitario regionale finanziando in modo strutturale i relativi fondi della contrattazione integrativa e a prevedere stanziamenti specifici finalizzati a riconoscere il maggior impegno del personale sanitario che ha svolto attività nel periodo caratterizzato della emergenza pandemica”.

La risoluzione è stata sottoscritta anche dai consiglieri: Antonio Mumolo, Stefano Caliandro, Roberta Mori, Katia Tarasconi, Manuela Rontini, Marcella Zappaterra, Matteo Daffadà e Nadia Rossi

(Luca Molinari)

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