Il mancato turnover al vertice dell’Ausl di Imola è stato al centro di una interrogazione presentata in Aula da Galeazzo Bignami (Fi) per il question time. La decisione di non dar corso ad un cambio del direttore generale – secondo il consigliere- si porrebbe “in aperto contrasto con gli annunci fatti dal presidente della Giunta regionale, Stefano Bonaccini, e lascerebbe intendere la volontà di aggregare, alla data di scadenza dell’incarico, l’Ausl imolese ad un’altra Ausl, perdendo quindi l’attuale autonomia organizzativa”. Il venir meno di un cambio di vertice a Imola, “fa sì che l’Azienda sanitaria di Imola risulti l’unica in regione il cui direttore generale non andrà a scadenza nel 2019 ma nel 2017. Tale decisione- sempre secondo Bignami- appare del tutto priva di senso, a meno che non si ritenga che nel 2017 l’Ausl imolese venga aggregata ad una Ausl già esistente”. Su questo l’esponente Fi ha chiesto riscontri.
“Ogni considerazione sui futuri assetti delle Aziende appare prematuro, poiché dovrà tenere conto in primo luogo del processo di riordino istituzionale che definirà un nuovo quadro di attori istituzionali”, ha replicato il sottosegretario alla Presidenza della Giunta, Andrea Rossi, che ha anche ricordato il rinnovo complessivo dei vertici aziendali deciso dalla Giunta: “Non una mera operazione di maquillage”, ha detto, trattandosi di 13 nuovi direttori generali su 14.
Soddisfatto della risposta Bignami che, riconoscendo “onestà intellettuale” alle parole del sottosegretario, ha però avvisato: “Abbiamo acceso un ‘alert’ e seguiremo con attenzione la vicenda”.
(is)