Sanità e welfare

Inchiesta con arresti Gdf sulla spesa sanitaria in alcune regioni, Pompignoli (Lega) chiede report sulle case per anziani

Dopo un’operazione delle Fiamme Gialle dalla Sicilia al Friuli, il consigliere interroga la giunta per avere dettagli di costi e tariffe nella nostra regione

Massimiliano Pompignoli (Ln)

La Guardia di Finanza ha eseguito, nel mese scorso, otto arresti, perquisizioni e sequestri per un totale di dieci milioni di euro nell’ambito di un procedimento in materia di spesa socio-sanitaria, ai danni dei bilanci delle Regioni Friuli Venezia Giulia, Piemonte, Veneto, Emilia Romagna, Toscana e Sicilia. L’accusa è di truffa aggravata ai danni del Servizio sanitario nazionale. La notizia finisce anche in una interrogazione del consigliere regionale della Lega Massimiliano Pompignoli, che chiede alla giunta “se situazioni analoghe si siano verificate anche nella nostra regione”.

“La tipologia di frodi messe in atto – spiega il consigliere del Carroccio – puntava a massimizzare i profitti, facendo in modo che le strutture operanti nel settore dell’assistenza per anziani comprimessero al massimo il costo del personale erogando prestazioni diverse per quantità e qualità rispetto agli standard contrattualmente previsti, causando una minore assistenza ad anziani e minori, anche a rischio di pregiudicarne il benessere e la salute. Per questa ragione venivano rendicontate anche maggiori ore di assistenza sociosanitaria, considerando tra queste prestazioni anche quelle effettuate da personale privo delle necessarie qualifiche e, di fatto, impiegate solo nei servizi di pulizia e di cucina”.

Alla luce di questi fatti, Pompignoli interroga sulla situazione dell’Emilia Romagna e chiede alla giunta “quali fossero le procedure di controllo sulla qualità nelle case per anziani e relativi rimborsi, come siano stati effettuati i controlli sull’effettiva erogazione dei monte ore concordati nei contratti di servizio e quali siano i risultati di questi controlli; se esistano report dell’attività svolta annualmente relativa ai controlli sulla qualità dell’assistenza nelle case per anziani e sui monte ore di assistenza infermieristica, fisioterapica e coordinamento sanitario in particolare per i distretti di Forlì-Cesena e Rubicone; come vengono controllate le ore, in che modo vengano effettuate le classificazioni degli utenti nelle Cra, necessarie per quantificare l’entità dei rimborsi e- infine- con quale frequenza e con quali strumenti sono stati effettuati controlli sugli operatori sociosanitari ai fini del pagamento del costo per giornata di degenza di cui la tariffa costituisce la parte che incide sul fondo per la non autosufficienza”.

(Margherita Giacchi)

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