Le coperture assicurative degli infermieri di turno su auto-medica o autoambulanza, quasi sempre preposti anche alla guida e alla custodia del veicolo, sono al centro di un’interrogazione presentata da Silvia Piccinini (M5s), che, ritenendole insufficienti, chiede alla Giunta di individuare giuridicamente la figura dell’autista-soccorritore, come proposto dai 5 stelle con un progetto di legge.
Secondo la consigliera, infatti, attualmente un infermiere di turno su un’auto-medica o un’autoambulanza non gode di copertura assicurativa in caso di infortunio alla guida del veicolo, dato che la copertura assicurativa prevista dal contratto di categoria degli infermieri non copre lo svolgimento di una mansione diversa da quella prevista, seppure svolta durante l’orario di lavoro. Inoltre, – rimarca la pentastellata – la RCA Auto stipulata dall’Azienda sanitaria proprietaria del mezzo non prevede la copertura dei danni materiali e non patrimoniali del conducente, ma solo quella dei danni subiti da terzi. “Siamo di fronte a una criticità di non poco conto riguardo all’impiego degli infermieri come autisti, con possibili implicazioni civili e penali che li espone a rischi senza alcuna tutela” commenta l’esponente dei 5 stelle.
Da qui l’iniziativa di Silvia Piccinini, che chiede all’esecutivo regionale “quale tipo di polizza assicurativa e con quali massimali di copertura, cause di rivalsa e franchigie a carico dell’infermiere che guida il mezzo di soccorso (automedica o ambulanza) in caso di sinistro sia attualmente sottoscritta dalle aziende sanitarie della regione; se, alla luce delle criticità evidenziate, non si ritenga opportuno sostenere l’approvazione del progetto di legge del M5s finalizzato a individuare la figura dell’autista-soccorritore”.
(Luca Govoni)