Sanità e welfare

SANITÀ. INFEZIONI CORRELATE ALL’ASSISTENZA: 6 CASI OGNI 100 PAZIENTI, – 29% IN DUE ANNI. “PREVENZIONE E CONTROLLO UNICHE SOLUZIONI”

SANITÀ. INFEZIONI CORRELATE ALL’ASSISTENZA: 6 CASI OGNI 100 PAZIENTI, – 29% IN DUE ANNI. “PREVENZIONE E CONTROLLO UNICHE SOLUZIONI”

Le infezioni contratte da pazienti durante l’assistenza rappresentano uno dei principali fattori di rischio in ambito sanitario: in Emilia-Romagna si registrano sei casi ogni cento pazienti (poco sotto la media nazionale del 6,3%), con una diminuzione del 29% negli ultimi due anni. È quanto emerso dall’informativa dei dirigenti dell’assessorato Politiche per la salute in commissione Politiche per la salute e politiche sociali, presieduta da Paolo Zoffoli, sul tema appunto delle infezioni correlate all’assistenza sanitaria. La “prevenzione e il controllo sono gli unici strumenti per contrastare il fenomeno” e “in questo ambito il Sistema sanitario regionale presta una attenzione particolare”, tale da porsi subito dopo “il Piemonte, il più attrezzato in Italia”, nelle parole dei funzionari dell’assessorato.

I reparti ospedalieri maggiormente a rischio sono “terapia intensiva, riabilitazione, medicina e chirurgia”. Le aree anatomiche maggiormente esposte ad infezioni sono “le vie respiratorie e quelle urinarie. L’uso errato degli antibiotici è tra le primarie cause dell’aumento progressivo delle resistenze”.

Raffaella Sensoli (M5s), nel chiedere “maggiore attenzione alla prevenzione”, ha proposto, per contrastare il problema, di “dotare le strutture sanitarie di tecnologie che rilevano la carica batterica, dispositivi già sperimentati nella struttura ospedaliera di Porretta Terme”, nel bolognese. Per l’assessorato si tratterebbe però di “tecnologie che non hanno prodotto risultati equiparabili ai costi”.

(cr)

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