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Sanità. La Lega: ampliare la platea dei “primi vaccinati” al coronavirus

Una risoluzione a prima firma del consigliere Fabio Bergamini chiede attenzione per assistenti degli studi medici e dentistici privati, psicologi, fisioterapisti e riabilitatori

Allargare la platea del personale da vaccinare in prima battuta contro il coronavirus a categorie come assistenti alla poltrona degli studi odontoiatrici, gli infermieri dei centri medici privati, e anche fisioterapisti e riabilitatori in genere degli studi professionali, psicologi e operatori impegnati nelle strutture sanitarie private, assieme agli operatori dei laboratori privati che si occupano di processare tamponi e test sierologici.

A chiederlo, in una risoluzione della Lega, sono i consiglieri Fabio Bergamini (primo firmatario), Daniele Marchetti, Valentina Stragliati e Simone Pelloni.

Gli esponenti del Carroccio ricordano le modalità con cui si stanno facendo le vaccinazioni e sottolineano come “numerose associazioni di categoria si sono espresse, nel corso delle ultime settimane, per richiedere una vaccinazione urgente per tutti i professionisti operanti nel settore della sanità privata e nei laboratori privati che operano a contatto con tamponi e test sierologici, su tutto il territorio nazionale”.

Da qui la risoluzione che invita ad ampliare il numero delle categorie da sottoporre al più presto al siero anticoronavirus e che impegna la Giunta “a promuovere in tutte le forme possibili un’adeguata pubblicità a favore dell’opportunità già consentita ai medici operanti nel settore privato di poter avanzare la richiesta per accedere alla vaccinazione contro il Covid-19”.

 

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