Sanità e welfare

Lega: più chiarezza sui controlli su spese per dispositivi medici

Si chiede di valutare meglio l’attività del Servizio sanitario regionale

Fare chiarezza sulle attività di controllo sui consumi e spese per l’acquisto di dispositivi medici da parte del Servizio sanitario regionale.

A chiederlo è un’interrogazione della Lega a firma di Michele Facci (primo firmatario), Fabio Bergamini, Simone Pelloni, Daniele Marchetti e Valentina Stragliati.

“Tutto il settore del biomedicale, a causa della richiesta di partecipazione allo sforamento della spesa sanitaria regionale, tra l’altro in forma retroattiva, è stato così messo in evidente crisi, che si aggiunge alla note difficoltà causate dalla crisi energetica e delle materie prime, tale da prospettare il rischio di chiusura per moltissime aziende, specie quelle di piccole e medie dimensioni”, spiegano  leghisti per i quali “in sostanza, moltissime aziende corrono il pericolo di chiusura e altrettanti lavoratori rischiano il posto di lavoro a causa di una gestione amministrativa e finanziaria da parte del Servizio sanitario regionale, in ordine agli acquisti di dispositivi medici, certamente poco oculata e attenta, e comunque in difformità con quanto prescritto dal competente decreto legge del 2011 e con gli stessi rilievi giunti dalla Corte dei Conti”.

Da qui l’atto ispettivo per sapere dalla giunta “quale sia stata in generale l’attività svolta dalla CRDM e dalle CADM, successivamente alla conversione in legge del decreto legge del 2011 sino all’entrata in vigore delle modifiche introdotte nel 2019 e, in particolare, quali siano state le relazioni annuali inoltrate dalle varie CADM alla CRDM, nello stesso periodo temporale”.

(Luca Molinari)

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