La Regione dica con quale tempistica si preveda entrerà in vigore il nuovo Dpcm di aggiornamento dei Lea e cosa cambierà, nella pratica, per i pazienti a cui sia stata diagnosticata la sindrome fibromialgica.
A chiederlo, con un’interrogazione, è Simona Larghetti (Avs) che ricorda come “lo scorso 23 ottobre sono stati approvati in Conferenza Stato-Regioni i nuovi livelli essenziali di assistenza (Lea) che aggiornano quanto previsto dal Dpcm del 12 gennaio del 2017. L’obiettivo dell’intervento è quello di eliminare prestazioni ormai obsolete, migliorare l’appropriatezza organizzativa e clinica e favorire una maggiore razionalizzazione prescrittiva, in linea con la riduzione degli oneri per il Servizio sanitario nazionale”.
Larghetti spiega che “le Regioni si sono espresse favorevolmente sul Dpcm con impatto economico che prevede, tra l’altro, l’inserimento di tre nuove malattie croniche esenti dalla partecipazione del paziente al costo delle prestazioni, con l’indicazione della durata minima dell’attestato di esenzione, e tra queste la sindrome fibromialgica, limitatamente alle forme più gravi: ora l’atto sarà sottoposto al parere delle competenti Commissioni parlamentari e se non emergeranno rilievi, potrà essere poi pubblicato, previo adempimento delle formalità necessarie. Una volta pubblicato in Gazzetta Ufficiale, il provvedimento stesso prevede un termine di 30 giorni per la piena operatività delle misure previste”.
Da qui l’atto ispettivo per sapere con quale tempistica si preveda entreranno in vigore le nuove norme e cosa cambierà, nella pratica, per i pazienti a cui sia stata diagnosticata la sindrome fibromialgica e a quale percorso terapeutico di equipe tali pazienti possano accedere.
Larghetti chiede, inoltre, quali esenzioni siano previste per i pazienti con fibromialgia grave in Emilia-Romagna in seguito all’entrata in vigore del nuovo Dpcm e per quali prestazioni specifiche.
(Luca Molinari)



