Trasporto in ambulanza di pazienti oncologici domiciliati ma non residenti in Emilia-Romagna: la Lega (prima firma Michele Facci) ha presentato un’interrogazione per chiedere “per quali motivi il servizio non abbia le stesse regole di quello previsto per i pazienti residenti e se la Giunta ritenga tale regolamentazione in linea con le disposizioni sui Livelli essenziali di assistenza (Lea) e con quelle riguardanti il riconoscimento della figura del caregiver familiare”.
“I trasporti in ambulanza primari -ha precisato Facci- sono gli interventi nei confronti dei malati o degli infortunati gestiti dal 118 mentre i trasporti secondari sono quelli che non rivestono un carattere d’urgenza. Appartengono a questa categoria i trasferimenti di malati oncologici. La mancata esenzione del trasporto del paziente oncologico non residente in regione alle varie strutture sanitarie (come segnalato recentemente dal figlio di una paziente) appare con tutta evidenza in contrasto sia con la normativa che disciplina i Lea, sia con quella regionale di supporto alla funzione del caregiver”.
I consiglieri chiedono infine “come l’amministrazione regionale intenda agire per evitare discriminazioni fra persone affette da malattie gravi e invalidanti, anche in ordine ai trasporti secondari per finalità di cura”.
L’interrogazione è stata firmata anche da Simone Pelloni, Daniele Marchetti, Valentina Stragliati, Stefano Bargi, Fabio Bergamini.
(Lucia Paci)