Fare chiarezza sulle modalità di vaccinazione anti Covid dei cittadini con età compresa tra i 50 e i 54 anni.
A chiederlo è un’interrogazione della Lega a prima firma del consigliere Daniele Marchetti, in cui si ricorda come “gli organi di stampa avvertono che presso una Ausl della Regione, per vaccinarsi occorrerà registrarsi prima con un modulo di richiesta on line che verrà poi inviato al medico di famiglia, il quale provvederà a contattare il proprio assistito e fissare l’appuntamento per il vaccino. La stessa Ausl, inoltre, invita i cittadini della fascia di età interessata a non telefonare al proprio medico per non occupare le linee e non sovraccaricare gli studi dei medici, impegnati anche nell’attività assistenziale. Però- spiegano gli esponenti del Carroccio-, dagli stessi organi di stampa si può leggere che da domani sul sito della Regione http://salute.regione.emilia-romagna.it/candidature-vaccinazione sarà possibile autocandidarsi per la vaccinazione. Le liste verranno fornite al medico di famiglia che, dopo aver inserito i candidati nella propria agenda vaccinale, provvederà a contattare gli assistiti per comunicare loro data e ora dell’appuntamento”.
I leghisti osservano come “questa situazione stia creando moltissimi disagi ai cittadini e ai professionisti, creando tensioni e nervosismi alimentati da una serie di comunicazioni confuse e incomplete che bastava prevedere con anticipo tramite una concertazione e una programmazione mirata: la chiarezza delle comunicazioni e la semplificazione delle modalità di prenotazione dei vaccini debbono essere al centro delle prenotazioni vaccinali”.
Da qui l’atto ispettivo per sapere “quali sono le possibilità, al 12 maggio 2021, di prenotazione del vaccino anti Covid per la fascia di età 50-54 anni, se lo specifico portale regionale è attivo per la fascia 50-54 anni, come funziona e perché ad oggi è ancora presente, sui canali ufficiali della Regione, l’indicazione di contattare esclusivamente il proprio medico”.
Inoltre, la Lega vuole sapere dall’esecutivo regionale “se non era il caso di veicolare i cittadini verso le normali vie di prenotazione dei vaccini e il motivo per cui è stato deciso di puntare esclusivamente sui Medici di Medicina Generale”.
L’interrogazione è sottoscritta anche da Valentina Stragliati, Fabio Bergamini e Simone Pelloni.
(Luca Molinari)