“No ai tagli del walfere in sanità: garantire l’autonomia legislativa regionale e rispettare l’accordo tra Stato e Regioni”. A chiederlo, attraverso una risoluzione all’Assemblea legislativa, è la Lega nord, primo firmatario il capogruppo Alan Fabbri.
In particolare, i consiglieri Ln chiedono al presidente della Giunta, Stefano Bonaccini, di “promuovere ricorso in via principale avanti la Corte costituzionale, a difesa delle prerogative riconosciute dalla Carta costituzionale alla Regione”, per la “dichiarazione di illegittimità” di numerose parti del Decreto legge 78/2015 su ‘Disposizioni urgenti in materia di enti territoriali’, così come convertito con modificazioni dalla Legge 125/2015.
In particolare, gli articoli 5 e 7 del Decreto legge 78/2015 configurano “un quadro di profonda alterazione della posizione costituzionalmente garantita alle Regioni, in quanto, anche in violazione dell’accordo sancito tra Stato e Regioni in sede di Conferenza unificata l’11 settembre 2014, da un lato viene indebitamente compressa l’autonomia legislativa regionale e dall’altro- proseguono i consiglieri- si cerca di addossare alle stesse Regioni, peraltro già oggetto di ripetute misure di contenimento della spesa, l’onere di finanziamento di un sistema che ha subito, come rilevato in più occasioni dalla Corte dei Conti, sproporzionati tagli di risorse da parte dello Stato”.
“Ancora più preoccupanti- aggiungono- appaiono le conseguenze degli articoli 9 bis, 9 ter, 9 quater e 9 septies del Decreto, concretizzando in diverse forme un pesantissimo intervento di smantellamento dell’attuale modello di welfare in sanità, introducendo una serie di tagli meramente lineari sulla spesa sanitaria, senza alcuna considerazione né dei costi standard né dei livelli di spesa di regioni virtuose che hanno già raggiunto elevati livelli di efficienza nella gestione della sanità”.
“Tali disposizioni- sottolineano Fabbri e colleghi-, stabilendo un regime sanzionatorio per i medici del Servizio sanitario regionale non compensato da un’adeguata ridefinizione del regime di responsabilità civile e penale, si pongono in contrasto con il principi di proporzionalità, ragionevolezza e buon andamento” presenti in Costituzione. I consiglieri descrivono “tagli lineari della spesa sanitaria, adottati in assenza di qualsiasi riferimento ai costi standard”, destinati a “incidere in modo permanente e indiscriminato non solo sulle realtà inefficienti, dove elevato è il livello di spreco e alta la possibilità di razionalizzazione, ma anche su quelle realtà efficienti, dove è estremamente complessa la possibilità di una ulteriore razionalizzazione della spesa senza mettere a repentaglio la garanzia dei Lea”.
(Tutti gli atti consiliari – dalle interrogazioni alle risoluzioni, ai progetti di legge – sono disponibili on line sul sito dell’Assemblea legislativa al link: http://www.assemblea.emr.it/attivita-legislativa)
(cr)