Sanità e welfare

Sanità. Lega Nord: reperire dati Pronto soccorso della Romagna su violenze di genere e abusi su minori

I leghisti chiedono quanti casi siano stati riconosciuti nel 2017 e propongono alla Regione di “dedicare a questo tema una o più sedute della commissione competente per esaminare i dati più aggiornati”

Fare chiarezza sulla presenza dei sistemi informativi dei Pronto soccorso per l’identificazione della violenza di genere o abuso di minori. Lo chiedono, in un’interrogazione alla giunta, due consiglieri della Lega Nord facendo riferimento ad un elenco ottenuto dall’Ausl, in risposta ad una richiesta di informazioni, dove sembrerebbe che siano solo quattro (Ausl di Modena, Aou di Parma, Aou di Ferrara e Ausl di Reggio Emilia) le aziende dotate di strumenti informativi per la gestione degli accessi nei Pronto soccorso di donne e minori vittime di violenza. “Appare quanto meno singolare che l’Ausl Unica della Romagna non compaia in questo elenco, visto che, da informazioni assunte nel tempo, è risaputo come nei Pronto soccorso
romagnoli vengano rilevati puntualmente dagli operatori i casi di maltrattamento e abusi” spiegano i consiglieri che chiedono se tali dati siano effettivamente trasmessi e, in caso positivo, i motivi dell’omissione dell’azienda romagnola dall’elenco, oppure, se ci siano ritardi sul fronte dell’informatizzazione.

Inoltre i leghisti chiedono anche quanti casi di abusi e maltrattamenti siano stati riconosciuti nel corso del 2017 nei Pronto soccorso di Forlì, Cesena, Rimini, Ravenna e negli altri presidi sanitari minori; quanti riguardino donne, minori o anziani e, più in specifico, se quelli nei confronti di anziani stiano aumentando. “Chiediamo inoltre se fra questi episodi possano rientrare anche i casi di bullismo giovanile che sembrerebbero in costante crescita anche da parte di ragazzine”, continuano i leghisti che domandano numeri e stime anche per quanto riguarda il fenomeno degli abusi sessuali sui litorali. Infine i consiglieri suggeriscono di stilare una stima del “sommerso” e propongono alla Regione di “dedicare a questo tema scottante e in costante aumento, una o più sedute della commissione competente per esaminare i dati più aggiornati”.

(Francesca Mezzadri)

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