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Sanità. Lega: “nuovo contratto per operatori del privato”. Donini: da ottobre parte come nel pubblico

Interrogazione presentata dalla Lega a firma Stragliati, Occhi, Liverani, Catellani, Marchetti, Pelloni, Delmonte, Facci, Rainieri, Montevecchi, Pompignoli, Rancan, Bargi e Bergamini

Con un’interrogazione a risposta immediata in Aula la Lega chiede il rinnovo del contratto nazionale di lavoro, fermo da 14 anni, per gli operatori della sanità privata. Valentina Stragliati (prima firmataria dell’atto), Emiliano Occhi, Andrea Liverani, Maura Catellani, Daniele Marchetti, Simone Pelloni, Gabriele Delmonte, Michele Facci, Fabio Rainieri, Matteo Montevecchi, Massimiliano Pompignoli, Matteo Rancan, Stefano Bargi e Fabio Bergamini chiedono quindi tutele per queste categorie di lavoratori, “non devono sentirsi lavoratori di serie B”. Questi operatori, si legge nell’interrogazione, “hanno denunciano, tramite i sindacati con uno sciopero nazionale (lo scorso 16 settembre), il mancato rinnovo del contratto nazionale, fermo da quattordici anni: dopo tre anni di trattative il tavolo è saltato perché Aiop e Aris (le controparti datoriali) non si sono presentate per la sottoscrizione del nuovo contratto, disattendendo l’impegno preso in precedenza”. Solo nella città di Piacenza, ha spiegato Stragliati in Assemblea, “sono oltre 550 gli operatori impegnati nel settore”. La risposta è arrivata dall’assessore alle Politiche per la salute Raffaele Donini, che ha ribadito l’impegno della Regione Emilia-Romagna “a rafforzare il dialogo e la collaborazione con la sanità privata, in particolare quella accreditata, fondamentale nella fase dell’emergenza Covid”. Condividiamo, ha aggiunto, “le richieste di questi lavoratori: informo che l’assemblea di Aiop dell’Emilia-Romagna, in mia presenza, ha deliberato lo scorso 21 settembre all’unanimità di approvare la preintesa sul contatto nazionale (se in sede nazionale non si procederà in tal senso, in Emilia-Romagna da ottobre si applicheranno comunque gli effetti della preintesa)”. “Risultato importante per i lavoratori, più di 8 mila nella nostra regione, che avranno lo stesso contratto, sia dal punto di vista normativo sia dal punto di vista economico, di quelli della sanità pubblica”, ha concluso l’assessore.

 

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