“Qual è attualmente la distribuzione dei fisioterapisti presenti all’interno del contesto organizzativo delle Farmacie emiliano-romagnole?”.
A porre il quesito è il gruppo della Lega con un’interrogazione a prima firma Fabio Bergamini e sottoscritta anche dai colleghi di gruppo Michele Facci, Valentina Stragliati, Simone Pelloni, Maura Catellani e Daniele Marchetti.
Bergamini, sottolineando come le farmacie nel corso del tempo “abbiano acquisito sempre più il ruolo di presidi sociosanitari polivalenti per la tutela della salute dei cittadini, nonchè punto di raccordo tra ospedale, territorio e sistema sanitario”, ricorda come sia possibile effettuare trattamenti fisioterapici in tale contesto e tale intendimento è stato sancito prima dal Consiglio di Stato e poi recepito anche dalla Regione Emilia-Romagna con le apposite linne guida per “l’utilizzo dei locali distaccati da parte delle farmacie aperte al pubblico della Regione Emilia-Romagna”.
Alla luce della situazione attuale e ribadendo il ruolo sempre più importante assunto dalle terapie riabilitative, Bergamini chiede anche “in quale misura il concetto riportato nelle linee guida regionali di sede farmaceutica allargata può eventualmente agevolare l’introduzione di servizi riabilitativi all’interno delle Farmacie, adeguando e fornendo spazi di manovra per tali attività” e “in quale misura tali servizi presenti nelle farmacie possono integrarsi con quelli erogati nell’ambito delle cure primarie e/o dei servizi domiciliari del territorio”.
Auspicando un deciso potenziamento di questi servizi, poi, la Lega chiede infine “quali misure siano allo studio da parte della Regione per incentivare la presenza e l’accesso ai servizi riabilitativi erogabili dalla Farmacie, in un’ottica di prossimità nei confronti del cittadino”.
(Luca Boccaletti)
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